655.000 coloni israeliani in Cisgiordania

An Israeli man shows his son how to work a machine gun during a traditional military weapon display to mark the 66th anniversary of Israel's Independence at the West Bank settlement of Efrat on May 6, 2014 near the biblical city of Bethlehem. Israelis are marking Independence Day, celebrating the 66th year since the founding of the Jewish State in 1948 according to the Jewish calendar. AFP PHOTO/GALI TIBBONGALI TIBBON/AFP/Getty Images (Newscom TagID: afplivefive782729.jpg) [Photo via Newscom]
An Israeli man shows his son how to work a machine gun during a traditional military weapon display to mark the 66th anniversary of Israel’s Independence at the West Bank settlement of Efrat on May 6, 2014 near the biblical city of Bethlehem. Israelis are marking Independence Day, celebrating the 66th year since the founding of the Jewish State in 1948 according to the Jewish calendar. AFP PHOTO/GALI TIBBONGALI TIBBON/AFP/Getty Images (Newscom TagID: afplivefive782729.jpg) [Photo via Newscom]
Ramallah-PIC. Sfidando la comunità internazionale, il governo israeliano ha raddoppiato la costruzione di insediamenti nella Cisgiordania occupata, dato che il numero di coloni israeliani ha raggiunto la cifra di 655.000 persone, come afferma un attivista palestinese.

Il responsabile ufficiale del monitoraggio delle attività di insediamento nel nord della Cisgiordania, Ghassan Daghlas, in una conferenza stampa tenutasi mercoledì a Nablus, ha riferito ai giornalisti che le autorità israeliane hanno notificato 10 case palestinesi, che ospitano 70 cittadini palestinesi, con la demolizione come preludio alla consegna delle terre ai coloni israeliani.

10 tra insediamenti e avamposti israeliani sono stati costruiti illegalmente su terre palestinesi nel villaggio di Jalud, dopo aver sfollato decine di residenze locali, sottolinea Daghlas.

Decine di case palestinesi sono state demolite con il pretesto di essere state costruite senza permesso anche se molte di quelle case sono state costruite prima dell’insediamento del governo israeliano, aggiunge.

Sottolinea quindi l’urgente bisogno di un intervento internazionale per porre fine alla politica di demolizione israeliana. Ha inoltre chiesto l’avvio di sit-in e manifestazioni nel villaggio di Jalud per protestare contro le politiche di discriminazione razziale a danno dei villaggi palestinesi.

Da parte sua, il capo del consiglio del villaggio Abdullah Haj Mohamed ha fatto notare che gli agricoltori palestinesi non possono avere accesso alle loro terre perché l’85% delle terre del villaggio sono state confiscate dalle autorità israeliane.

Traduzione di Domenica Zavaglia