70.000 Palestinesi partecipano al primo venerdì di Ramadan ad al-Aqsa

Gerusalemme/al-Quds-Wafa e Quds Press. Rispetto al Ramadan 2020, quando la moschea era vuota (a causa del lock-down da Covid, ndr), quest’anno 70 mila palestinesi hanno partecipato alle preghiere del primo venerdì del Ramadan nel complesso della moschea al-Aqsa, a Gerusalemme.

Fedeli ansiosi di partecipare alla prima preghiera del Ramadan a Gerusalemme si sono diretti verso il complesso, attraversando le barriere militari, mentre la polizia israeliana ha rafforzato la presenza intorno e in città.

Fin dalle prime ore del mattino, le autorità di occupazione israeliane hanno sigillato i posti di blocco che separano Gerusalemme dal resto della Cisgiordania e hanno dispiegato la polizia intorno e attraverso la Città Vecchia, ostacolando il movimento dei palestinesi e dei loro veicoli e costringendoli a percorrere lunghe distanze per raggiungere il luogo sacro.

All’interno della Città Vecchia della Gerusalemme occupata, i poliziotti hanno installato barriere di ferro, ispezionato le carte d’identità dei passanti nei vicoli che conducono al complesso della moschea, hanno multato alcuni, privi di mascherine, e hanno fermato diversi altri per mancanza di permessi di ingresso.

Nonostante tutte le misure imposte dall’occupazione, migliaia di persone sono riuscite ad entrare nella moschea di al-Aqsa dai suoi vari cancelli poiché le autorità del Fondo religioso islamico (Waqf) hanno implementato misure di sicurezza per frenare la diffusione del nuovo coronavirus. E tutto ciò, mentre la cosiddetta amministrazione civile israeliana, il nome che Israele dà all’organismo che amministra la sua occupazione militare della Cisgiordania, ha annunciato che avrebbe consentito solo a 10.000 persone dalla Cisgiordania di accedere alla moschea, sostenendo che erano quelle che avevano ricevuto la vaccinazione completa contro il Covid-19.

A nessuno della Striscia di Gaza assediata è stato concesso un permesso per pregare nella moschea.

(Nella foto: le forze di occupazione israeliane al checkpoint di Qalandia, sulla strada Ramallah-Gerusalemme, negano l’accesso a Gerusalemme ai fedeli palestinesi dalla Cisgiordania occupata, il 16 aprile 2021 (Credit: Hamza Shalash/WAFA Images),