70 associazioni caritatevoli palestinesi attaccate dai militari israeliani. La denuncia di un’organizzazione internazionale.

Dal nostro corrispondente.

Nel corso del 2006, le truppe di occupazione israeliane hanno assaltato e saccheggiato 70 società caritatevoli palestinesi nella West Bank, oltre ad aver rubato le loro proprietà e i loro fondi.

Un report del Tadamon international, un’istituzione di solidarietà legale, ha reso noto che le forze di occupazione hanno colpito queste società nonostante si trattsse di enti filantropici che hanno come obiettivo alleviare la sofferenza di orfani, handicappati, poveri e persone in stato di necessità, oltre che ad aiutare le famiglie delle vittime degli attacchi israeliani e i prigionieri.
Il report segnala che i commando israeliani solitamente giustificano tali atti contro queste società, con la scusa che esse sono affiliate a fazioni della resistenza.
Tadamon sottolinea che le operazioni di assalto terminano generalmente con la distruzione dei locali, la confisca di computer e altri documenti e con la chiusura, attraverso decreto militare, per un periodo di tempo che può arrivare anche a due anni.

(Fonte: Agenzia Al-Watan e Palestine-info.co.uk)

Parallelamente agli attacchi militari contro le associazioni di beneficienza e di solidarietà palestinesi nei Territori, anche in Europa, e in Italia, le associazioni caritative palestinesi che si occupano della raccolta di fondi da mandare in Palestina per l’acquisto di materiale scolastico e di prodotti alimentari, oppure che promuovono adozioni a distanza di piccoli orfani, sono continuamente attaccate a livello mediatico. Il governo israeliano le ha inserite in un elenco di "associazioni terroriste" o fiancheggiatrici di "terroristi" solo perché inviano soldi a famiglie bisognose o vittime di operazioni militari israeliane.

Si legga: https://www.infopal.it/testidet.php?id=1870 

https://www.infopal.it/testidet.php?id=2622

e https://www.infopal.it/testidet.php?id=10

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