Ramallah. 702 palestinesi sono stati uccisi dalle Forze di occupazione israeliane (IOF) e dai coloni in Cisgiordania, dal 7 ottobre, ha rivelato mercoledì il ministero della Salute palestinese.
La dichiarazione del ministero ha sottolineato che oltre 5.700 palestinesi sono stati feriti dall’aggressione israeliana in corso nella terra occupata, mentre altri 10.500 sono stati arrestati negli ultimi 11 mesi.
Il bilancio delle vittime comprende almeno otto palestinesi uccisi durante gli attacchi aerei israeliani effettuati mercoledì nella città di Tubas, nella vicina città di Tamun e nella città settentrionale di Tulkarm, in Cisgiordania.
Droni israeliani colpiscono auto a Tulkarm, Cisgiordania.
Tre palestinesi sono stati uccisi dopo che le IOF hanno preso di mira il loro veicolo vicino a Tulkarm, nella Cisgiordania nord-occidentale, ha riferito mercoledì il ministero della Salute palestinese.
La Mezzaluna Rossa palestinese ha riferito che una vittima era completamente carbonizzata, mentre parti del corpo e resti erano sparsi in tutto il luogo dell’incendio.
Tra le tre vittime c’era il comandante delle Brigate al-Quds – Nur Shams, Imad al-Din Khodr Shehadeh, secondo fonti palestinesi.
Le IOF avevano circondato e assediato gli ospedali al-Isra’a e al-Zakat a Tulkarm, e avevano anche lanciato fumogeni all’ingresso del campo di Nur Shams, mentre si spingevano nel campo di Tulkarm con rinforzi militari.
Nel frattempo, il quotidiano Israel Hayom ha riferito che ai coloni israeliani è stato ordinato di rimanere a casa e di tenere le finestre e le porte chiuse a chiave, dopo la scoperta di una breccia nella recinzione nella colonia di Avnei Hefetz. Le IOF hanno lanciato operazioni dopo essere state chiamate sul posto.
A Jenin, un palestinese è morto per le ferite riportate durante l’incursione delle IOF nella città la settimana scorsa.
(Fonti: Al-Mayadeen, Quds News, PIC).
Traduzione per InfoPal di F.L.