73 palestinesi uccisi e 1350 arrestati nel mese di ottobre

351930CNablus-Quds Press. Secondo un rapporto pubblicato dal Centro “Ahrar” per i prigionieri e i diritti umani, il primo mese di Intifada palestinese ha visto l’uccisione, da parte dell’occupazione israeliana, di 73 palestinesi in Cisgiordania, a Gerusalemme, nei Territori occupati dal 1948 e nella Striscia di Gaza.

Il rapporto ha registrato l’omicidio di 17 bambini e ragazzi minorenni, numero pari al 24 per cento del totale delle vittime nel mese di ottobre, così come ha evidenziato l’assassinio di 5 donne palestinesi nello stesso periodo.

Il rapporto, che il Centro “Ahrar” ha presentato in una conferenza stampa in data 1° novembre, ha dichiarato che 66 persone sono state uccise da munizioni letali, in una esecuzione extragiudiziaria, con il pretesto che stessero effettuando tentativi di accoltellamento, mentre altri tre sono morti soffocati dai gas lacrimogeni, tra cui un bimbo di otto mesi, a Betlemme.

Il rapporto riferisce che due palestinesi sono morti perché l’occupazione ha impedito loro l’ingresso in ospedale, mentre un prigioniero è deceduto in carcere a causa della politica israeliana della negligenza nelle cure mediche: si tratta di Fadi al- Darbi, di Jenin.

Il rapporto ha mostrato che il numero dei Palestinesi uccisi dall’inizio dell’anno fino alla fine di ottobre è pari di 106, tra Cisgiordania, Gerusalemme, Gaza e Territori occupati del 1948 (Israele), mentre il numero dei corpi delle vittime trattenuti dall’occupazione ammonta a 20.

Il Centro ha riferito anche dell’arresto di almeno 1350 palestinesi, avvenuti in diverse regioni della Cisgiordania, di Gerusalemme e dei Territori del ’48: tra loro 80 donne, studentesse universitarie, 170 bambini e ragazzi minorenni, in maggioranza di Gerusalemme.

Il rapporto osserva che il numero totale degli arresti, dall’inizio  dell’anno alla fine di ottobre, arriva ad almeno 50.020 casi di arresto, avvenuti in tutte le città e le aree della Cisgiordania, di Gerusalemme e della Striscia di Gaza.

Questo mese ha assistito, secondo il rapporto, a un’escalation nella politica israeliana di demolizione delle case palestinesi a Gerusalemme e in Cisgiordania, con tre abitazioni distrutte a Gerusalemme e una a Hebron.

Traduzione di Federica Pistono