A centinaia di uniscono alla manifestazione ‘Open Shuhada Street’

unnamedHebron-Ma’an. Nonostante la tempesta e la spessa coltre di neve che chiude le strade, sabato 21 febbraio Youth Against Insediaments di Hebron è riuscita ad organizzare la manifestazione annuale della città per chiedere la riapertura di Shuhada Street.

La strada principale che attraversa la Città Vecchia fino alla moschea di Ibrahimi è stata chiusa dopo il massacro del febbraio 1994, durante il quale un estremista ebreo americano, Baruch Goldstein, aveva aperto il fuoco contro i fedeli musulmani uccidendo 29 persone e ferendone più di 120.

Centinaia di  residenti e attivisti internazionali hanno aderito alla manifestazione che è iniziata dopo la preghiera del venerdì nella moschea di Ali Bakka nel centro della città. Hanno marciato verso Shuhada Street e sono riusciti ad entrare da est. Gli attivisti hanno cercato di rompere il cancello di ferro che le forze israeliane hanno installato dal 1994.

“Questa manifestazione sfida l’occupazione israeliana e anche la neve”, ha detto un coordinatore del gruppo.

Issa Amr ha aggiunto che “la neve ha temporaneamente chiuso le strade, ma la chiusura da parte dell’occupazione è continuata a lungo ed è neccesaria un’azione continua contro di essa, perché se continuiamo ad organizzare questa manifestazione, dimostreremo al mondo intero che i cittadini palestinesi soffrono molto di più a causa dell’occupazione che delle cattive condizioni atmosferiche”.

La manifestazione, secondo Amr, ricorda anche il 21° anniversario della strage della moschea Ibrahimi che ha ucciso 29 fedeli e ne ha feriti a centinaia.

Ha detto che dopo il massacro, le forze israeliane hanno chiuso Shuhada Street e tutti i negozi commerciali sui due lati della strada. La manifestazione fa anche parte della sesta campagna internazionale, che si svolge in diversi paesi europei tra cui Italia e Germania, per chiedere la riapertura di Shuhada Street.

“Abbiamo sfidato la neve per inviare un messaggio a Netanyahu e ai suoi coloni che Hebron non è docile e che i giovani resistenti non gli permetteranno di profanare la moschea di Ibrahimi e Shuhada Street”, ha detto uno degli attivisti, Thaer Sharabati.

Dal 2010, Youth Against Settlements ha organizzato la  manifestazione annuale “Open Shuhada Street”, che si è diventata una giornata di solidarietà internazionale con Hebron.

Quest’anno, si prevede che saranno organizzate circa 100 attività di solidarietà in diverse città.

Amr ha detto che un’altra dimostrazione sarà organizzata venerdì prossimo per manifestare opposizione alla visita prevista del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu alla moschea Ibrahimi.

Traduzione di Edy Meroli