76 membri del Congresso scrivono a Netanyahu sulle demolizioni messe in atto da Israele

MEMO. Settantasei membri del Congresso hanno co-firmato una lettera indirizzata al primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu esortandolo a porre fine alle demolizioni e agli sfratti dei palestinesi nella Cisgiordania occupata.

Secondo J Street, un gruppo di pressione sionista liberale con sede a Washington, “la lettera osserva che la distruzione e lo sfollamento di queste comunità costituiscono una grave minaccia per i diritti umani dei palestinesi, per le prospettive di una soluzione fondata sulla coesistenza di due Stati e per il futuro di Israele come Stato ebraico e democratico”.

“Questo è l’ultimo segnale che i parlamentari statunitensi sono sempre più preoccupati per le allarmanti conseguenze delle politiche del governo israeliano in Cisgiordania”, ha dichiarato Dylan Williams, vice presidente di J Street per gli affari governativi.

“Le demolizioni, gli sfratti e l’espansione degli insediamenti mettono chiaramente a repentaglio le prospettive di una soluzione pacifica fondata sulla coesistenza di due Stati”.

Nella lettera, i membri scrivono: “Lo sgombero forzato delle comunità palestinesi e l’espansione degli insediamenti nelle aree della Cisgiordania, che entreranno a far parte di un futuro Stato palestinese, abbandonano i valori condivisi di giustizia e rispetto per i diritti umani dei nostri due Paesi.”

La lettera cita anche “oltre 300 rabbini, organizzati da J Street e da altri gruppi ebraici americani, che hanno scritto a Netanyahu in gennaio, opponendosi alle demolizioni”.

(Foto: Demolizione di casa palestinese – Cartoon)

Traduzione per InfoPal di Daniela Caruso