Barricate per impedire accesso a insediamenti del blocco di Gush Etzion

Betlemme-Ma’an. Nella giornata di lunedì 23 novembre Israele ha costruito barricate per impedire l’accesso agli insediamenti illegali del blocco di Gush Etzion, dopo che una ventunenne israeliana e stata accoltellata a morte nella stessa area il giorno precedente, come afferma l’esercito israelianeo.
“Alla luce dei recenti attacchi e in seguito ad una valutazione della situazione, sono state adottate misure di sicurezza precauzionali a Gush Etzion” come dichiarato da una portavoce dell’esercito israeliano a Ma’an.

L’ufficiale non ha potuto fornire indicazioni sulla durata delle restrizioni.

Le misure adottate impediranno ai palestinesi di entrare nell’insediamento di Gush Etzion, che ospita circa 90,000 israeliani, così come nei vicini insediamenti di Efrat e Beitar.

Si stima che 2.000 palestinesi lavorino nel blocco a sud di Betlemme, teatro di queste vicende.

 

(…) Lo svincolo di Gush Etzion è stato teatro di numerosi scontri mortali.

In risposta, gli ufficiali israeliani hanno concordato di implementare le misure di sicurezza all’interno dell’insediamento, aumentando altresì le restrizioni alla libertà di movimento dei palestinesi.

Il sito di notizie israeliano Ynet ha affermato che le misure potrebbero includere restrizioni temporanee di accesso ai palestinesi nell’area, il dispiegamento di forze extra di sicurezza israeliane, e la costruzione di una rete protettiva lungo alcune strade.

Traduzione di Mafalda Insigne