La vittima più piccola è Jenin Abdulla Abu Arar, ucciso il 4 maggio scorso nel quartiere di Zaitun, a Gaza, e il “feto” Ayman Mahmoud Madhoun, ucciso il 5 maggio a Bait Lahiya.
12 sono i cadaveri delle vittime mantenuti dalle forze di occupazione dall’inizio dell’anno. Il totale dall’inizio è di 266 salme “imprigionate” da Israele, nel “Cimitero dei numeri”, in una zona vicina a Ponte Yacoub nelle terre del 1948, e nei frigoriferi delle forze di occupazione.
Traduzione per InfoPal di Duha Yahia