Gruppo estremista israeliano continua a costruire su terra palestinese

379734CGerusalemme-Ma’an. Un gruppo di coloni estremisti ha continuato a costruire sulla terra appartenente a una famiglia palestinese nell’area di Sheikh Jarrah, a Gerusalemme Est.

Dopo anni di battaglie legali, il gruppo coloniale israeliano Amana ha preso possesso di 3.000 m² di terra appartenente alle famiglie Abu Taah e Siam.
Muhammad Issa Abu Taah ha dichiarato a Ma’an che la famiglia sta combattendo l’organizzazione estremista da 18 anni.
“Mia madre ha compilato varie richieste legali per la restituzione della terra e io ho proseguito con la battaglia nei tribunali israeliani. Il governo israeliano sostiene che la terra era stata acquistata dai militari, ma cinque anni fa un avvocato della difesa provò che non era mai stata confiscata per scopi militari”, ha spiegato Abu Taah.
Abu Taah ha aggiunto che la famiglia è in possesso di documenti che provano il possesso della terra confiscata risalente al 1942, ma le autorità israeliane hanno impedito l’edificazione per anni.
Egli ha descritto la situazione come “illegale e puramente politica” e che la famiglia ha sottoposto il caso alla Suprema corte israeliana.
Dopo una serie di appelli rifiutati dalla Corte centrale, gli addetti della Amana sono entrati nella terra, nella notte, l’hanno recintata e hanno iniziato lavori di costruzione.
Il gruppo estremista ha affermato di aver comprato la terra dall’Autorità israeliana per le terre (ILA).
Hagit Ofran, un dirigente di Peace Now per il monitoraggio delle attività coloniali, ha dichiarato a Ma’an che il gruppo coloniale vi ha progettato la costruzione del proprio quartier generale: si tratterebbe di un edificio di quattro piani con circa 70 uffici.
Ci sono oltre 300 mila coloni ebrei residenti illegalmente a Gerusalemme Est.
Secondo l’Applied Research Institute – Gerusalemme (ARIJ), Sheikh Jarrah è uno dei sobborghi di Gerusalemme Est più vulnerabile alle confische di terre a causa della sua vicinanza con la Città Vecchia, gli insediamenti illegali di Ramat Eshkol e Givat Shappira, e l’università ebraica.