Memo. Il capo del movimento islamico in Israele ha affermato che la sua detenzione disposta dal governo non gli impedirà di continuare a difendere la Moschea di Al-Aqsa, ha riportato Al-Resalah.
“Lascerò la prigione ancora più determinato a difendere la città santa di Gerusalemme”, ha dichiarato Raed Salah.
Un tribunale israeliano ha dichiarato Shaykh Salah colpevole di “istigazione alla violenza”, condannandolo a 9 mesi di prigione. Egli ha rilasciato queste dichiarazioni alla vigilia del suo arresto; la sua condanna è esecutiva a partire dal 7 maggio.
Salah ha rigettato tutte le accuse, considerandole nient’altro che il tentativo da parte del governo di impedirgli di difendere la Moschea di Al-Aqsa.
“La prigione mi rende più forte e rafforza in me la convinzione che la tutela di Gerusalemme è un diritto per i musulmani e che difenderla è un imperativo”, ha aggiunto ad Al-Resalah, ponendo l’accento sul fatto che l’aggressione israeliana accelererà la “fine dell’occupazione della Città Santa”
“Continuerò a difendere Al-Aqsa fino al martirio. Nessuna ritirata, qualunque sia il prezzo da pagare. Il Movimento Islamico (che è stato bandito nello scorso novembre) non è un semplice nome, ma affonda le sue radici in Galilea, Negev e nella Moschea di Al-Aqsa”.
L’attivista ha poi aggiunto: “Se il terrore e il razzismo avessero un nome sarebbe quello del primo ministro Benjamin Netanyahu e dell’occupazione. Essi hanno eseguito stermini di massa contro innocenti”.
Shaikh Salah ha spiegato che Israele vuole che il Movimento Islamico si pieghi per soggiogare i palestinesi in modo da impedire la difesa della Moschea di Al-Aqsa. “Non rinunceremo al nostro diritto di difendere il Nobile Santuario”.
Salah ha poi richiamato tutti i palestinesi, ovunque essi siano, a continuare la loro lotta contro l’occupazione israeliana fino a che non si ritiri. “I palestinesi – ha affermato – non rinunceranno a combattere gli israeliani e fronteggiarli finché non avranno raggiunto i loro obiettivi”.
Shaikh Salah ha infine dichiarato che il nome del Movimento Islamico sta diventando importante nel cuore di arabi, musulmani e palestinesi. “Gli ordini di detenzione e le espulsioni ci avvicinano alla vittoria e ci rendono più forti”.
Traduzione di Mafalda Insigne