“Cauzione” di 10mila dollari per rilasciare salma di donna uccisa a sangue freddo dalle forze israeliane

Oweisat_AbuTeir-e1463476134155Per rilasciare la salma di Fadwa Abu Teir, 50 anni, di Um Touba, nel sud di Gerusalemme, uccisa l’8 marzo 2016 a sangue freddo con il pretesto di aver tentato di accoltellare dei soldati, le autorità israeliane hanno chiesto una cauzione (tecnicamente, una sorta di “riscatto”).

Il figlio della donna, Muhammad, ha spiegato che Israele ha posto delle precondizioni per il rilascio del cadavere, tra cui un numero ristretto di partecipanti al funerale, il divieto di fotografare o riprendere con telecamere e il pagamento di 20.000 shekel (circa 10mila dollari) di “cauzione”.

“L’esercito di occupazione israeliano – ha aggiunto il figlio – ha ucciso mia madre per il solo sospetto che volesse eseguire un attacco. Le hanno sparato a sangue freddo e l’hanno lasciata morire dissanguata. E come se non bastasse, hanno trattenuto il corpo per oltre due mesi”.

Insieme alla salma di Fadwa, Israele ha rilasciato anche quella di Mo’taz ‘Oweisat, 16 anni, ucciso a ottobre del 2015 perché trovato “in possesso di un coltello”.

Fonti:

After months, Israel returns bodies of Palestinian woman, teenage boy to their families
Months After Their Death, Jerusalem Families Burry Two Slain Palestinians