Al-Sisi possibile mediatore tra fazioni palestinesi

alsisi-wikiImemc. Le delegazioni del Fronte popolare per la Liberazione della Palestina (Fplp), del Fronte democratico per la Liberazione della Palestina (Fdlp) e del Movimento di Resistenza popolare Palestinese (Rpp) sono arrivate nella capitale egiziana, Il Cairo, la scorsa settimana.

I delegati si sono recati al Cairo su invito dei servizi segreti egiziani. All’ordine del giorno vi èla ripresa dei colloqui e la riconciliazione tra le varie fazioni e Fatah.

Il Fplp è il secondo membro costituente più grande facente parte dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Flp), la quale risulta ufficialmente l’unica organizzazione che può rappresentare legalmente lo Stato palestinese nelle questioni internazionali.

Il Fplp , così come il Fplp e altre fazioni, hanno denunciato, tra l’altro, Fatah di aver usurpato e monopolizzato il potere all’interno dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), guidata per l’appunto da Fatah.

L’Anp, tra l’altro, è stata accusata di negoziare accordi internazionali senza informare minimamente le opportune sedi all’interno dell’Olp.

Inoltre, l’Anp e Fatah sono state ripetutamente accusate di utilizzare la “cooperazione per la sicurezza” tra l’Anp e Israele quale strumento per reprimere severamente e opprimere le altre parti.

In particolare, il Fplp e il Fdlp denunciano l’Anp e Fatah anche di aver condotto negoziazioni, bandite dall’Olp, che priverebbero le comunità di rifugiati palestinesi del diritto al ritorno, diritto garantito a livello internazionale, in cambio sia del “compenso economico”, che stando alle richieste israeliane dovrebbe essere pagato dalle nazioni ospitanti, sia di “privilegi speciali” in questi Paesi ospitanti.

Si prevede che una delegazione del movimento Fatah, presieduta da Azam al-Ahmad, e una delegazione dell’organizzazione Hamas, affiliata ai Fratelli Musulmani, capeggiata da Mahmoud al-Zahar, arriverà presto al Cairo per prendere parte alle negoziazioni.

L’invito è stato esteso alle fazioni palestinesi tramite i servizi segreti egiziani e su iniziativa del presidente dell’EgittoAbd al-Fattah al-Sisi.

Il presidente egiziano aveva incontrato il presidente dell’Anp, Mahmoud Abbas precedentemente ai colloqui di Parigi sulla Palestina. Il 18 maggio al-Sisi ha affermato la disponibilità ad offrire il suo supporto nella mediazione tra le fazioni palestinesi, in modo da raggiungere un accordo per quanto concerne la facilitazione dei rinnovati colloqui con Israele, basati su un fronte palestinese unito.

Al-Sisi ha sottolineato più volte che l’Egitto sostiene la sovranità della Palestina, in accordo con i confini decretati nel 1967. Recentemente al-Sisi ha anche ribadito che l’Egitto potrebbe contemplare l’idea di un dispiegamento di truppe egiziane nello Stato palestinese per garantire la sicurezza di quest’ultimo. A differenza di al-Sisi, il presidente dell’Anp Mahmoud Abbas ha recentemente riaffermato che accoglierebbe positivamente le truppe della NATO, dichiarazione che ha scatenato serie preoccupazioni tra le altre fazioni.

(Nella foto: Abbas ha ribadito che accetterebbe le truppe della Nato in Cisgiordania e lungo il confine con la Giordania come parte di un accordo di pace. L’Egitto ha annunciato la sua disponibilità a dispiegare truppe in Palestina in futuro per garantirne la sicurezza).

Traduzione per InfoPal di M.D.F.