A maggio 26 violazioni contro la libertà di stampa

mada-pnnImemc. Il mese di maggio del 2016 ha riportato un leggero declino delle violazioni contro la libertà di stampa in Palestina rispetto al mese precedente.

Secondo il PNN, il Palestinian Center for Development and Media Freedoms “MADA” ha evidenziato 26 violazioni contro la libertà di stampa (di cui 16 sono state commesse dalle forze di occupazione israeliane e 10 da diversi apparati palestinesi, mentre nel mese di aprile il numero di violazioni era di 29 da entrambe le parti).

Violazioni israeliane

Le violazioni israeliane variavano dal prendere di mira cinque giornalisti con proiettili rivestiti di gomma, gas lacrimogeni e granate stordenti alla condanna di due giornalisti, trattenendone tre in custodia, arrestando due studenti di giornalismo, e altri due casi di divieto di copertura, tre casi di detenzione e interrogatori, un caso di interdizione dal viaggio, un caso di confisca di materiali multimediali e un caso di umiliante controllo di sicurezza di un reporter prima di entrare in una conferenza stampa cui prendevano parte il primo ministro francese e quello israeliano, umiliazione a cui il giornalista si è opposto e che gli ha causato l’interdizione della copertura mediatica della conferenza.

Le autorità di occupazione israeliane hanno condannato un membro della segreteria del PJS, Omar Nazzal, a quattro mesi di prigione. Nazzal è stato arrestato il 23/04/2016, mentre si recava in Giordania per partecipare a una conferenza per i giornalisti dell’Unione europea in Bosnia.

Inoltre, la corte militare israeliana di Salem ha condannato l’editor di Al- Fajer TV, Sami Al Sa’ee,  a 9 mesi di prigione. È stato preso in custodia il 9 di marzo con l’accusa di “incitamento attraverso i suoi post di facebook”.

Il 2 di maggio, i militari israeliani hanno confiscato una raccolta di fotografie appartenenti al MADA, che mostravano aggressioni da parte dei militari israeliani nei confronti dei giornalisti palestinesi e dei mezzi di comunicazione, mentre Ali Mohammad Sabbah, il direttore di Al Haya- Centro per l’Arte e la Cultura, doveva trasportarli a Gerusalemme, attraverso posto di blocco di Qlandia, per una mostra in occasione del World Press Freedom Day, dove è stato trattenuto per lunghe ore, quindi convocato e interrogato più volte.

Il 3 di maggio, diversi giornalisti sono stati feriti, tra cui un reporter per 24 A.E, Ali Naser Obeidat, e Mohammad Abu Shusheh, fotografo e regista di Roya TV Chanel. Inoltre, il fotografo e giornalista Zaher Abu Hussein è stato ferito riportando diversi lividi e ustioni parziali, a causa di un attacco da parte dei militari contro una manifestazione pacifica organizzata dal Sindacato dei giornalisti palestinesi in solidarietà con il giornalista Omar Nazzal.

Il 6 di maggio, il corrispondente di Palestina TV a Qalqilia, Ahmad Abd Al Malek Othman Shawar, è stato ferito con due proiettili di gomma che lo hanno colpito alla mano e alla gamba mentre stava coprendo una manifestazione contro gli insediamenti di Kafr Qaddoum. Lo stesso giorno, Almuthana Samir Deek, operatore video dell’agenzia Trans-media, è stato colpito con quattro proiettili di gomma a mano, gamba e spalla da parte delle forze israeliane.

Il 23 maggio, Nayef Safadi, regista e fotografo per l’ente European News Agency EPA in Palestina e Israele, è stato esposto a un controllo di sicurezza umiliante da parte forze di sicurezza israeliane, mentre stava entrando presso l’ufficio del primo ministro israeliano a Gerusalemme, per coprire una conferenza stampa.

Il 25 maggio, i militari hanno arrestato Izzat Saleh Ahmad (23 anni) laureato in giornalismo alla Najah National University, prelevandolo direttamente dalla sua abitazione a Kafr Al-Deek, nel governatorato di Salfit.

Nel frattempo, l’intelligence israeliana ha vietato il corrispondente e redattore dell’agenzia di stampa “Al Quds International Press”, Khaldoun Zakaria Mathloum, di viaggiare, durante il tentativo di partecipare a una conferenza stampa in Turchia.

Il 30 di maggio, le forze israeliane hanno anche vietato al fotografo dell’agenzia cinese Xinhua, Nidal Shafiq Ishatyeh, e al fotografo di AP, Majdy Ishtayeh, di coprire un raid effettuato dai militari nel villaggio di Salem, nel governatorato di Nablus.

Violazioni palestinesi

Diversi apparati palestinesi, sia in Cisgiordania che nella Striscia di Gaza, hanno commesso un totale di 10 violazioni contro la libertà di stampa (5 in Cisgiordania e 5 a Gaza), compresi tra la detenzione e l’arresto, 5 casi di convocazione e interrogatori, due minacce e incitamenti e casi di confisca di apparecchiature.

Il 2 maggio, l’intelligence palestinese ha convocato Adib Barakat Attia (26 anni), che è stato arrestato e interrogato. È stato convocato più volte dopo il suo ritorno da Cipro dove ha frequentato un master in Giornalismo.

Il 9 di maggio, il presidente della rivista economica di Gaza Al-Eqtesadeya, Mohammed Khaled Abu Jyab, è stato minacciato dal presidente degli imprenditori della Striscia di Gaza, dopo la pubblicazione di commenti su Facebook che riguardavano il trasporto di cemento nella Striscia di Gaza.

Il 16 maggio, la sicurezza interna della Striscia di Gaza ha convocato il corrispondente di Wattan e un volontario della radio Sawt Al Sha’b, Ezzedine Abu Aisha, che è stato interrogato due volte e ha subito trattamenti disumani e degradanti che possono essere definiti come delle vere e proprie torture.

Il 16 maggio, l’intelligence palestinese ha preso in custodia il corrispondente di Al Aqsa TV, Tareq Abu Zeid Abdelraziq, prelevandolo dalla sua casa di Nablus (ed è tuttora agli arresti).

Il 23 maggio, l’intelligence palestinese ha inoltre convocato il corrispondente di Al Quds di Betlemme, Mamdouh Mahmud Hamamrah, mentre tornava a casa dopo aver partecipato a una conferenza stampa tenutasi in Turchia.

Il 24 maggio, il giornalista freelance Amjad Ayman Yaghi è stato esposto a minacce dopo la pubblicazione di un rapporto investigativo sul quotidiano libanese Al Akhbar, riguardante le molestie sessuali nei confronti delle donne della Striscia di Gaza.

Traduzione di Domenica Zavaglia