Report settimanale del Pchr sulle violazioni israeliane nei TO

PCHR-Palestinian Centre for Human Rights

Le forze israeliane continuano a compiere crimini sistematici nei Territori Palestinesi Occupati (TPO)

Gerusalemme – Le forze israeliane abbattono case palestinesi sul monte al-Mukaber

– Quattro civili, tra cui un bambino e una donna, sono stati uccisi in Cisgiordania.

– 31 civili, tra cui 3 bambini, e un attivista scozzese sono stati feriti in Cisgiordania.

– Un civile è deceduto a seguito delle ferite mentre altri due sono rimasti colpiti nella Striscia di Gaza.

– Sono stati segnalati danni materiali in una società commerciale, ma nessuna vittima .

– 146 civili sono stati arrestati, tra cui 23 bambini e 3 donne.

– 54 civili, tra cui 17 bambini, sono stati arrestati nella Gerusalemme occupata.

– Due case sono state bombardate nel campo profughi di Qalednia, a nord della Gerusalemme occupata.

– Le forze israeliane hanno continuato ad imporre una chiusura totale su Hebron ed una parziale a Tulkarem.

– 3 case in costruzione e un ricovero per pecore e cavalli sono stati abbattuti sul monte al-Mukaber.

– In Cisgiordania sono stati istituiti decine di posti di blocco temporanei e altri sono stati ristabiliti per ostacolare la circolazione dei civili palestinesi.

– 13 civili palestinesi, tra cui 4 bambini e una ragazza, sono stati arrestati ai check-point militari in Cisgiordania.

– Un commerciante è stato arrestato al valico di “Erez”  a Beit Hanoun nella Striscia di Gaza.

Riassunto

Le violazioni israeliane del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario nei Territori Palestinesi Occupati sono  continuate nel periodo di riferimento (30 giugno-13 luglio 2016).

Colpiti

Le forze israeliane hanno continuato a commettere crimini, mietendo vittime civili. Hanno continuato anche a far uso eccessivo della forza contro civili palestinesi che partecipavano a proteste pacifiche in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, la maggior parte di loro erano giovani.

Durante il periodo di riferimento, le forze israeliane hanno ucciso 4 civili palestinesi, tra cui una donna e bambino, in Cisgiordania, mentre un altro è deceduto a seguito delle ferite riportate. Inoltre, le forze israeliane hanno ferito altri 31 civili, tra cui 3 bambini e un attivista scozzese in Cisgiordania. Ventuno di loro sono stati feriti nel campo profughi di Qalandia, a nord della Gerusalemme occupata.

Nella Striscia di Gaza, un cacciatore è stato ferito quando le forze israeliane hanno aperto il fuoco nell’area di confine a nord della Striscia. Anche un altro civile è stato colpito quando le forze israeliane hanno sparato a decine di giovani e bambini palestinesi che si dirigevano verso la recinzione di confine tra la Striscia di Gaza e Israele, ad est di al-Bureij nella Striscia di Gaza centrale, per lanciare pietre contro i soldati. Inoltre, gli aerei da guerra israeliani hanno condotto 6 attacchi contro  4 centri di formazione militari appartenenti a gruppi armati palestinesi e contro una società commerciale.

In Cisgiordania, il 30 giugno 2016, le forze israeliane hanno ucciso Mohammed Naser Tarayrah (17 anni) del villaggio di Bani Na’im, ad est di Hebron, perché si era infiltrato in una casa dell’insediamento di “Givat Kharsina” e aveva  accoltellato a morte una ragazzina.

Venerdì 1° luglio 2016, le guardie di frontiera israeliane hanno ucciso Sarah Dawoud ‘Atah Tarayra (27 anni), del villaggio di Bani Na’im e sposata con Ismail Youssef Alhajouj. Secondo le indagini del PCHR, la giovane donna è entrata nella moschea di Al-Ibrahim, nel centro storico di Hebron. Intorno alle 9:00, ha lasciato la moschea. Nel frattempo, tre agenti delle guardie di frontiera israeliani l’hanno invitata ad entrare in una stanza vicino all’ingresso della moschea. La soldatessa di guardia è entrata nella stanza ed è stata sentita urlare contro al-Tarayra, si è poi precipitata fuori dalla stanza, portando con sé uno spray al peperoncino. L”altro ufficiale di frontiera ha subito sparato 3 colpi contro al-Tarayrah uccidendola.

Traduzione di Edy Meroli