La Società per i Prigionieri palestinesi (PPS) ha reso noto che martedì l’esercito israeliano ha invaso diverse località della Cisgiordania e di Gerusalemme, arrestando 20 Palestinesi.
Quattro Palestinesi – tra cui un ex prigioniero politico e due adolescenti – sono stati arrestati nel distretto di Betlemme; otto in quello di Gerusalemme.
I soldati hanno invaso la cittadina di Teqoua’, a est di Betlemme, e hanno arrestato Mousa Mohammad al-‘Amour, 16 anni, e Mohammad Salim Abu Mfarreh, 17.
Anche il campo profughi di Deheishe è stato teatro di aggressioni israeliane che hanno portato all’arresto di un ex prigioniero politico, Ghassan Zawahra.
Scontri sono scoppiati tra i giovani locali, che hanno lanciato pietre contro le jeep militari, e i soldati di occupazione, che hanno lanciato lacrimogeni e granate a percussione.
I militari hanno anche invaso la cittadina di al-Khader e hanno arrestato un uomo, Hussein Ali.
Diversi veicoli militari hanno fatto irruzione nel campo profughi di Qalandia, nel nord di Gerusalemme, perquisendo abitazioni e arrestando quattro Palestinesi: Moath Oleyyan, Mohammad Samir Mteir, Haitham Adwan e Mohannad Kanaan.
I soldati hanno arrestato anche un ragazzino, Mohammad Samer Mahmoud, 14 anni, a al-‘Eesawiyya.
Nel distretto di Nablus le truppe israeliane hanno arrestato sette Palestinesi, tra cui due studenti dell’università al-Najah.
Nel distretto di Hebron è stata arrestata una donna, Samaher Abdul-Qader Masalma, mentre faceva visita al marito Yousef Masalma, detenuto nella prigione del Negev.