Siria: dichiarazione dell’OLP sulla decapitazione di un ragazzo ad Aleppo (VIDEO).

allepo2016-almasdarImemc. Giovedì 21 luglio il Comitato esecutivo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina ha condannato l’atroce uccisione di Abdullah Issa, un rifugiato palestinese dodicenne in Siria, e ha richiesto un intervento internazionale immediato per consegnare i responsabili alla giustizia.

Saeb Erekat, capo dei negoziatori palestinesi, ha diffuso un comunicato stampa in cui fa riferimento a un video, apparso sui social media martedì (YouTube l’ha bannato) che mostra dei ribelli decapitare un ragazzo dopo averlo catturato a nord della seconda città siriana, Aleppo.

 

Il video mostra il ragazzo sdraiato nel retro di un camion mentre un ribelle gli taglia la testa usando un coltello.

Un ribelle grida “Non rimarrà nessuno ad Handarat!”, un’area a nord di Aleppo, dove si sono verificati scontri tra i ribelli e le forze governative.

In un altro video i ribelli accusano il ragazzo di essere membro delle brigate al-Quds, un gruppo palestinese che combatte con le forze governative. Secondo fonti media, le brigate al-Quds hanno smentito che Issa fosse un loro membro.

Erekat ha condannato questo “atto crudele e codardo commesso dai terroristi del movimento Nour al-Din al-Zenki”, uno dei gruppi d ribelli coinvolti nella guerra civile siriana, che venne definito “moderato” dagli Stati Uniti.

Ha invitato la comunità internazionale e le Nazioni Unite a imparare la lezione e ad agire in modo efficace per fornire protezione ai palestinesi, sia in Palestina che nei campi profughi, porre fine all’occupazione e sostenere la creazione di uno Stato palestinese e il rientro dei rifugiati.

Erekat ha aggiunto: “Per un secolo i palestinesi hanno subito ogni tipo di pulizia etnica e sono diventati rifugiati a causa di Israele, la potenza occupante. È arrivato il momento che il mondo faccia sentire la sua voce e adotti misure per porre fine agli atti terroristi contro il nostro popolo”.

La leadership palestinese ha annunciato che sta collaborando con organizzazioni arabe e internazionali per consegnare alla giustizia i responsabili del terribile crimine, usando ogni mezzo legale possibile.

Anwar Abdul Hadi, direttore del dipartimento politico dell’OLP a Damasco ha condannato l’atto e ha dichiarato all’agenzia di stampa palestinese: “Questo è un crimine atroce commesso da un gruppo di terroristi contro un ragazzo affetto da talassemia che è stato rapito in un ospedale”.

Erekat e Abdul Hadi hanno sottolineato la somiglianza tra l’uccisione di Issa, l’omicidio di Mohammad Abu Khudeir, arso vivo da coloni israeliani a Gerusalemme, e il dodicenne Mohammad al-Durrah, ucciso dal fuoco israeliano nella Striscia di Gaza.

Nour al-Din al-Zenki ha rilasciato una dichiarazione in seguito alla decapitazione, condannando quella che viene descritta come una “violazione, un errore individuale che non rappresenta la politica generale del gruppo”.

Secondo la dichiarazione, il gruppo ha arrestato i responsabili di questa violazione e li ha consegnati a un comitato giudiziario che indagherà sui fatti.

Traduzione di Marianna De Meo