Secondo il racconto di testimoni, i soldati hanno impedito ai medici della Mezzaluna Rossa di avvicinarsi alla vittima e di prestare soccorso, lasciandola morire per le ferite.
L’agenzia ufficiale dell’Autorità nazionale palestinese, WAFA, ha scritto che Hamed era un disabile, sposato e padre di due figli, Zakariyya, 9 anni, e Liyan, 2.
Uno dei soldati ha affermato di aver sospettato che Hamed fosse armato, ma che dopo averlo ucciso ha scoperto che era disarmato e che non rappresentava alcuna minaccia.
I testimoni hanno aggiunto che Hamed sta camminando verso l’entrata occidentale della città, dirigendosi verso la moschea per la preghiera di mezzogiorno.
I soldati che stazionava dietro a blocchi di cemento e torrette militari gli hanno sparato raffiche di proiettili letali al petto e alle spalle, e lo hanno lasciato a terra per un’ora – dalle 11:30 alle 12:30 – a morire dissanguato.
La morte di Hamed porta a 91, dall’inizio dell’anno, il numero di Palestinesi uccisi dai soldati israeliani. Da ottobre 2015 sono 336.
(Fonti: Imemc, Wafa, Ma’an)