Il rapporto sottolinea che l’offensiva israeliana ebbe un impatto devastante sui bambini e due anni dopo il conflitto, gli effetti sono ancora sentiti e continuano a pesare su di loro e sul loro benessere, compresa la salute mentale.
Si stima che un bambino su quattro (225 mila), a Gaza, ancora abbia bisogno di sostegno psico-sociale, e 33 mila altri necessitino di consulenze specifiche. Le problematiche più frequenti includono l’enuresi notturna, grida e pianti inusuali, comportamenti aggressivi, soprattutto nei ragazzi.
L’OCHA ha rivolto un appello per rafforzare sistemi di protezione dei bambini nelle famiglie più vulnerabili della Striscia di Gaza.
A luglio del 2014, Israele intraprese una sanguinaria aggressione contro la Striscia di Gaza sotto assedio. Circa 551 bambini palestinesi vennero uccisi e circa 2.956 feriti.