Ma’an, Quds Press e PIC. Nella notte tra giovedì e venerdì, le forze israeliane hanno rapito circa 17 Palestinesi, compresi due bambini, durante incursioni in varie località della Cisgiordania occupata e Gerusalemme.
A Beit Fajjar, vicino alla colonia illegale di Migdal Oz, nel distretto di Betlemme, i soldati israeliani hanno rapito due bimbi di otto anni, affermando che stessero per eseguire un attacco con i coltelli.
Le forze di occupazione hanno anche invaso il campo profughi di Aida, sempre a Betlemme, dove hanno rapito un giovane.
Nel mirino delle incursioni israeliane anche i distretti di Hebron, Gerusalemme, Ramallah, Salfit, Jenin e Qalqiliya.
A Azzun, nel distretto di Qalqiliya, i militari hanno invaso e perquisito diverse abitazioni, detenendo cinque Palestinesi.
Fonti locali hanno affermato che i soldati hanno rubato denaro nelle case perquisite e che sono scoppiati degli scontri tra i giovani e le truppe di occupazione.
Il comitato per gli Affari dei Prigionieri ha dichiarato che le forze israeliane hanno assaltato le abitazioni di ex prigionieri. Si tratta di Mhanna Abu Haniyeh, Ahmad Abu Haniyyeh, e Ramadan Abu Haniyyeh.
Nella notte, i soldati israeliani hanno fatto irruzione nella casa del prigioniero malato di cancro, Mutawwakil Radwan, e hanno minacciato la sua famiglia di negargli le cure mediche se dovessero continuare a richiederne il rilascio.
Radwan, che sta scontando 22 anni di prigione, si trova attualmente nell’ospedale del carcere di al-Ramla, in condizioni di salute precarie a causa di tumori e problemi cardiaci.
Diverse manifestazioni di solidarietà sono state organizzate a Qalqiliya, chiedendo la liberazione del prigioniero, ma l’intelligence israeliana ha informato i parenti di Radwan che l’uomo è in cura “in uno dei migliori ospedali israeliani” e li ha messi in guardia contro il crescente sostegno popolare nei confronti del loro congiunto.