Coloni israeliani sostengono che il richiamo alla preghiera provochi inquinamento acustico

jerusalem_aqsa_churchPalestine Chronicle. Coloni israeliani residenti nell’insediamento illegale di Pisgat Zeev hanno manifestato venerdì mattina 4 novembre davanti all’abitazione del sindaco di Gerusalemme Nir Barakat, lamentandosi dell’inquinamento acustico che sarebbe causato dal richiamo alla preghiera musulmana.

Secondo la stazione radiofonica israeliana Reshet Bet, Barkat avrebbe risposto alle proteste dei coloni dicendo che il comune di Gerusalemme collaborerà con la polizia israeliana per rafforzare le norme sulla regolamentazione del “rumore” provocato dall’adhan – il richiamo alla preghiera. Questo viene trasmesso cinque volte al giorno, dalle moschee e dai centri islamici.

Un portavoce dell’amministrazione comunale di Gerusalemme ha detto ai microfoni dell’agenzia stampa Ma’an che Barkat “in collaborazione con il capo della polizia di Gerusalemme e con la leadership musulmana locale, ha sviluppato un piano per proteggere la libertà religiosa dei muezzin di praticare l’adhan, assicurando allo stesso tempo livelli accettabili di tranquillità nei quartieri residenziali di Gerusalemme”.

Il portavoce ha inoltre aggiunto che le linee guida dettate dall’amministrazione comunale includeranno “ulteriori istruzioni per i muezzin, come una guida tecnica per una riproduzione e un’amplificazione ottimali, un incremento della mappatura delle moschee in città e un dialogo ininterrotto con la leadership musulmana locale”.

Adnan Al-Husseini, il governatore di Gerusalemme designato dall’Autorità Palestinese, ha detto a Ma’an che il richiamo alla preghiera è uno dei principali rituali musulmani nonché parte integrante dell’identità di Gerusalemme.

Al-Husseini ha detto che l’adhan è praticato al livello accordato, aggiungendo che i coloni non erano disturbati dal rumore, bensì dal richiamo alla preghiera come segno della presenza palestinese a Gerusalemme.

Il precedente Gran Mufti della città santa, Sheikh Ekrima Sabri, ha detto che il richiamo alla preghiera non è soltanto un rituale religioso musulmano ma un atto di adorazione e che tentare di vietarlo rappresenterebbe una violazione alla libertà di culto.

Sabri ha aggiunto che il vero inquinamento acustico è quello provocato dal rumore dei jet dell’aviazione israeliana che sorvolano il cielo di Gerusalemme, il rumore dei tank israeliani che irrompono nelle città e nei villaggi palestinesi e il rumore delle bombe lanciate contro i cittadini palestinesi.

Traduzione per InfoPal di M.D.F.