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Ramallah-Ma’an. Una residenza israeliana nella colonia illegale di Beit El, localizzata nel distretto di Ramallah e di al-Bireh, nella Cisgiordania centrale occupata, è stata completamente bruciata nella tarda serata di giovedì dopo che un gruppo di giovani palestinesi ha lanciato delle molotov dentro la colonia.Secondo i residenti del posto, diversi giovani hanno lanciato delle molotov contro la casa, localizzata nella periferia della colonia. La casa ha quindi preso fuoco ed è bruciata.
Forze israeliane, vigili del fuoco e ambulanze sono accorse sul posto per domare le fiamme, mentre le forze israeliane hanno immediatamente iniziato la perlustrazione del luogo per cercare i sospetti.
Nessun ferito è stato segnalato.
Beit El è una delle 196 colonie israeliane sparpagliate lungo il territorio palestinese occupato, in violazione alle leggi internazionali, e comprende 232 avamposti coloniali – colonie non autorizzate (da Israele, ndr) che spesso creano dei corridori fra le colonie ufficiali e sono legalizzate in modo retroattivo dal governo israeliano.
Beit El è stata costruita su terre private palestinesi nel 1977 e da allora ha attratto circa sei mila coloni israeliani, secondo il gruppo israeliano per i diritti umani B’Tselem.
Gruppi per i diritti umani hanno stimato che fra i 500 e i 600 mila coloni israeliani vivono nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme est, anche se i leader internazionali hanno condannato duramente la costruzione di colonie israeliane, affermando che rappresentano una manovra strategica per evitare l’istituzione di uno Stato palestinese contiguo ed indipendente, cambiando i fatti sul terreno.
Nel frattempo, membri del parlamento israeliano hanno annunciato pubblicamente il loro appoggio ai piani di annessione dell’intera Area C – più del 60 percento della Cisgiordania sotto controllo completo civile e militare israeliano – esattamente dove le colonie israeliane sono localizzate.
Traduzione di F.H.L.