Il Palestinine Network for dialogue, una tavola online di discussione, è stato bloccato senza nessun avviso anteriore, nonostatnte abbia 70 mila seguaci.
La pagina è specializzata nel pubblicare storie sulla situazione dei Palestinesi sia nella Cisgiordania occupata che nella Striscia di Gaza, oltre a quelle dei Palestinesi che vivono nei Territori Occupati dal 1948 (Israele).
A settembre, diverse pagine e account di Facebook pro-Palestinina sono stati rimossi, compresi gli account di diversi editori del Palestinian Information Center – PIC.
In una mossa controversa, il governo israeliano e Facebook hanno concordato di lavorare insieme per determinare come affrontare l'”incitamento” su social media, colpendo principalmente i Palestinesi.
Non molto dopo che Facebook aveva accettato l’accordo, diverse pagine palestinesi con milioni di lettori sono state chiuse e i suoi amministratori bloccati, in un’azione probabilmente direttamente legata al patto tra Facebook e il governo israeliano.