In cinque giorni 4470 persone hanno oltrepassato il valico di Rafah

Quds-Press. All’alba le autorità egiziane hanno chiuso il valico di Rafah, al confine con la Striscia di Ghaza, dopo averlo aperto cinque giorni consecutivi per il passaggio di “casi umanitari”.

Wa’il Abu ‘Omar, direttore della Comunicazione del valico di Rafah, ha dichiarato che le autorità egiziane hanno chiuso all’alba l’ingresso del valico  e annunciato per il momento la sospensione dell’ apertura, avvenuta lo scorso lunedì e conclusasi il venerdì dopo.

Stando ai dati raccolti dall’osservatorio di Quds Press, negli ultimi cinque giorni di apertura sarebbero transitati in entrambe le direzioni 4470 persone, 2951 dei quali hanno lasciato la Striscia di Ghaza e 1519 l’hanno raggiunta. La statistica rivela inoltre che le autorità egiziane hanno vietato a 353 persone di lasciare il valico rimandandole indietro per cause sconosciute.

L’Egitto chiuse completamente il valico di Rafah il 25 Ottobre 2014 in seguito agli attacchi compiuti da gruppi estremisti nella zona di Karam al-Sawadìs (Nord del Sinai) che hanno ucciso 33 soldati egiziani.

Vale la pena ricordare che il valico di Rafah, il solo sbocco sul mondo esterno per gli abitanti della Striscia di Ghaza non controllato da Israele che però impone l’assedio a un territorio abitato da circa due milioni di persone, continua a essere chiuso dalle autorità egiziane dall’estate del 2013. Da allora è stato aperto qualche giorno in via eccezionale per persone gravemente malate, studenti e casi umanitari, mentre vi sono circa 20 mila palestinesi che necessitano di partire, soprattutto ammalati e studenti.

Traduzione di Michele Di Carlo