L’occupazione israeliana cerca l’approvazione per costruire 1440 nuove unità abitative a Gerusalemme

15831a4ac48aaa_NFQKJHIOPLEMGQudspress. Domenica il secondo canale israeliano ha scoperto che la cosiddetta Commissione distrettuale per la pianificazione e la costruzione del comune di Gerusalemme cercherà, il prossimo giovedì, l’approvazione dei piani di insediamento coloniale, che prevede la costruzione di 1440 unità abitative a Ramat Shlomo, insediamento nel nord della città situato su terreni appartenenti a cittadini palestinesi.

Il municipio aveva già predisposto i piani presentandoli alla commissione per discuterli ed approvarne la costruzione dopo che negli ultimi anni erano stati bloccati in seguito alle pressioni esercitate dall’amministrazione Obama sul premier Benyamin Netanyahu.

Il canale israeliano ha dichiarato in un suo report che le unità d’insediamento verranno realizzate su una superficie di 70 dunum (un dunum corrisponde a 1000 m²), affermando che tale evento ha a che fare col più grande piano prima approvato, poi congelato, e  mostra la commissione sullo sfondo dei risultati delle elezioni americane.

Stando al report israeliano, “il capo della Commissione distrettuale per la pianificazione e la costruzione del comune di Gerusalemme intende togliere via dal congelatore i piani d’insediamento ed edificare in nuove aree, cosa che a Israele fu proibito durante il mandato del presidente uscente Barak Obama”.

È stato ricordato che il comune di Gerusalemme “ha tentato di sfruttare il cambio di governo degli Stati Uniti per avviare una serie di piani edilizi nei quartieri al di fuori della Linea verde”.

Fonti israeliane hanno svelato che il governo d’occupazione, subito dopo che Donald Trump riceverà l’investitura alla Casa Bianca, darà avvio alla costruzione di oltre 30 mila nuove unità abitative a Gerusalemme.

Traduzione di Michele Di Carlo