16 Palestinesi arrestati mentre gli incendi divampano

-1982636116PIC, Quds Press e Ma’an. 16 Palestinesi sono stati arrestati, tra giovedì e venerdì, in tutti i Territori del 1948 (Israele) con il sospetto di coinvolgimento negli incendi di questi giorni.

I leader israeliani hanno sollevato il sospetto sulla possibilità che Palestinesi abbiano appiccato il fuoco intenzionalmente. I sospetti sono sotto interrogatorio.

Il commissario di polizia, Roni Alsheich, ha ricevuto istruzioni di formare un comitato di indagine su tali fatti.

Parlando ai report a Haifa, dove i vigili del fuoco stavano tentando di domare gli incendi, Alsheich ha dichiarato: “E’ probabile che ci sia un motivo nazionalista in alcuni casi”. Tuttavia, ha aggiunto che non ci sono ragioni di sospettare che si tratti di un’operazione “organizzata”.

Alsheich ha detto che alcuni arresti sono stati eseguiti in connessione con gli incendi, ma non ha fornito ulteriori dettagli.

Venerdì, i media israeliani hanno riportato che tre lavoratori palestinesi sono stati arrestati nel distretto di Haifa con il sospetto di aver appiccato il fuoco. Si tratterebbe di Palestinesi entrati in Israele senza permessi.

Altri 11 sono stati arrestati nelle aree israeliane e a Gerusalemme.

Nel distretto di Ramallah, in Cisgiordania, le forze israeliane hanno fermato un Palestinese sospettato di aver tentato di dar fuoco alla colonia di Kochav Yaakov.

Gli incendi sono iniziati mercoledì nella colonia di Neve Shalom, a Gerusalemme; successivamente sono scoppiati in altre aree nel nord di Israele, come a Zichron Yaakov, in altri sobborghi di Gerusalemme e Haifa.

David Bucaille, “esperto” di Affari mediorientali, ha dichiarato che si tratta di “attacchi incendiari” eseguiti da Arabi (i Palestinesi che vivono nei Territori israeliani, ndr) come parte della campagna avviata dai membri arabi del Knesset in risposta al divieto dell’adhan, il richiamo alla preghiera musulmana.

Ayman Odeh, capo della Lista araba unita al Knesset, ha rigettato le accuse rivolte agli Arabi: “Con mio grande dispiacere, qualcuno ha deciso di sfruttare questa terribile situazione per incolpare un’intera comunità. Chiunque ami la propria terra adesso deve concentrarsi a spegnere gli incendi e a aiutare i feriti, e non a seminare odio”.

Giovedì, Odeh ha definito gli incendi “deprecabili” e chi li ha appiccati, “nemici di tutti noi”.