Dirigente ONU raccomanda maggiore impegno internazionale per Gaza

77114395Gaza-PIC. Un dirigente delle Nazioni Unite, giovedì 1° dicembre ha criticato quello che descrive come “il silenzio della comunità internazionale a proposito del peggioramento della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza assediata”.

“Il mondo si è tappato gli occhi e le orecchie sulla terribile situazione umanitaria di Gaza”, ha dichiaratoPierre Krahenbuhl, commissario generale per la United Nations Relief e la Works Agency for Palestine Refugees (UNRWA) in una conferenza stampa tenutasi a Gaza.

“Non si può assolutamente accettare che migliaia di persone continuino a soffrire a causa dei conflitti che la Striscia di Gaza ha subito e per le difficili condizioni di vita che la gente del luogo deve affrontare”, ha detto Krahenbuhl.

“Il mondo dovrebbe essere ancora più preoccupato per il costo umanitario dovuto a 50 anni di occupazione e ai 10 anni del blocco ininterrotto imposto a Gaza”, ha aggiunto.

“Se il mondo continua semplicemente a guardare quel che accade a Gaza”, ha avvertito Krahenbuhl, “la situazione non potrà certamente migliorare nei prossimi anni, il ché significa maggiori sofferenze per bambini, anziani e donne”.

Ha anche fatto notare che oltre il 65% degli studenti che frequentano le scuole della UNRWA non riesce a trovare lavoro a causa delle difficili condizioni di vita e della crescente povertà e degli aumentati livelli di disoccupazione.

“Circa il 90% dei bambini delle scuole della UNRWA non è mai uscito da Gaza dalla nascit”, ha affermato Krahenbuhl.

Ha inoltre detto che il piano di ricostruzione di Gaza, appoggiato da tutti a livello internazionale, è stato completamente fermato e che, nel maggio 2016, egli aveva sottoposto ad Israele una lista di 400 nominativi di persone le cui abitazioni avevano bisogno di essere ricostruite.

“Abbiamo il denaro necessario per ricostruire queste case, ma fino ad ora Israele non ha dato nessuna risposta, né negativa, né positiva, alla nostra richiesta”, ha aggiunto.

La popolazione della Striscia di Gaza, che è di circa due milioni di persone, è stata sottoposta ad un duro blocco israeliano dall’estate del 2007.

Oltre all’impatto negativo del blocco sull’economia e sulla vita quotidiana, Israele ha intrapreso tre massicce offensive militari contro la Striscia di Gaza, uccidendo centinaia di civili e distruggendo migliaia di case e di infrastrutture.

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi