Membri del comitato locale a al-Issawiya hanno raccontato a Ma’an che l’attivista Muhammad Abu al-Hummus “stava documentando le violazioni e le provocazioni israeliane, quando un soldato l’ha minacciato, puntandogli un’arma alla testa, affinché se ne andasse”.
Poco dopo averlo minacciato, un altro soldato gli ha sparato alle gambe, con proiettili di metallo rivestiti di gomma, da una distanza di circa 25 metri.
Prima della sparatoria, le forze israeliane hanno assaltato la città e si sono dislocate in “modo provocatorio”, fermando gli autisti e multandoli.
(Fonte: Ma’an)