
Damasco. Almeno nove civili siriani sono rimasti uccisi questa mattina in un attacco aereo israeliano nel sud della Siria. Gli attacchi aerei sono seguiti a un’incursione delle forze israeliane nella zona, poche ore dopo che bombardamenti avevano preso di mira un sito strategico e due aeroporti militari in altre parti del Paese.
Il governatorato di Dara’a ha riferito in una dichiarazione su Telegram che “nove civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti, secondo un bilancio preliminare, a seguito del bombardamento israeliano della foresta della diga di Jubailiya situata tra Dara’a e Tasil, a ovest, in seguito a un’incursione israeliana nella zona “dove le forze di occupazione sono avanzate a questa profondità per la prima volta”.
In un post precedente su Telegram, le autorità hanno segnalato che veicoli militari israeliani erano penetrati nella foresta della diga di Jabaliya, vicino a Nawa, a ovest di Dara’a. Hanno, inoltre, riferito che l’esercito israeliano ha preso di mira le pendici di Tal al-Jumu’, vicino alla città di Nawa, nella campagna occidentale di Dara’a, con tre colpi di artiglieria.
Sono stati segnalati violenti scontri con le forze israeliane che avanzavano nella campagna di Dara’a, provocando vittime tra le loro fila e costringendole alla ritirata.
I bombardamenti e gli scontri a Dara’a hanno coinciso con gli attacchi aerei israeliani contro siti strategici nella capitale, Damasco, Homs e Hama (Siria centrale).
L’agenzia di stampa ufficiale SANA ha riferito che “un attacco aereo israeliano ha preso di mira le vicinanze dell’edificio di ricerca scientifica nel quartiere residenziale di Barzeh, a Damasco”, oltre a “un’incursione aerea che ha preso di mira le vicinanze della città di Hama”.
Dalla caduta del deposto presidente Bashar al-Assad, avvenuta l’8 dicembre, lo Stato di occupazione israeliano ha effettuato centinaia di incursioni contro siti militari appartenenti all’ex regime in Siria.
Da parte sua, il ministero degli Esteri siriano ha condannato “nei termini più forti l’ultima ondata di aggressione israeliana contro la Siria”, in una dichiarazione su Telegram.
“In flagrante violazione del diritto internazionale e della sovranità della Repubblica araba siriana, le forze israeliane hanno lanciato attacchi aerei in cinque diverse aree del Paese nel giro di 30 minuti, provocando la quasi totale distruzione dell’aeroporto militare di Hama e il ferimento di decine di civili e militari”, ha aggiunto.
Il Ministero ha proseguito: “Questa ingiustificata escalation costituisce un deliberato tentativo di destabilizzare la Siria e prolungare le sofferenze del suo popolo”.
Ha condannato “questa aggressione e palese violazione del diritto internazionale” e ha invitato “la comunità internazionale a fare pressione su Israele affinché ponga fine alla sua aggressione e rispetti il diritto internazionale”.
Dopo la caduta di Assad, l’esercito israeliano è penetrato nella zona cuscinetto demilitarizzata delle alture del Golan, situata ai margini della parte dell’altopiano siriano occupata da Israele, prese il controllo di quell’area e si sta espandendo…
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(Fonti: Quds Press e Quds News).