Quds Press. Il Club dei Prigionieri palestinesi (un’organizzazione non governativa con sede a Ramallah) ha affermato che più di 900 detenuti nella prigione di Ofer, nella Cisgiordania centrale, hanno deciso di restituire i pasti oggi, mercoledì, per sostenere i compagni in sciopero della fame.
I prigionieri della prigione di Nafha (Palestina occupata) avevano restituito due pasti, ieri, martedì, a sostegno dei detenuti in sciopero.
Cinquanta prigionieri stanno continuando il loro sciopero della fame ad oltranza nelle carceri israeliane, rifiutando le condizioni della loro detenzione.
Domenica scorsa, 20 detenuti si sono uniti ai 30 che stanno continuando lo sciopero della fame per il 18° giorno consecutivo, come forma di sostegno per loro e rifiuto della politica di detenzione amministrativa, oltre al boicottaggio dei tribunali israeliani.
Secondo l’Autorità per gli affari dei prigionieri e degli ex detenuti, i 30 detenuti hanno iniziato a mostrare segni di esaurimento, stanchezza estrema, perdita di peso, dolori articolari e grave deperimento a causa della mancanza di liquidi e vitamine nel corpo.
Sono 780 i detenuti amministrativi, tra i quali 6 bambini e due donne; la maggior parte di loro si trova nelle carceri del Negev e di Ofer.