API: brutalità israeliana contro beduini del Negev

639900360API. Un abitante di Um al Hiran, nel deserto del Negev, è rimasto ucciso questa mattina durante la demolizione del villaggio ordinata dalle autorità israeliane e che la popolazione locale, assieme ad attivisti arabi ed ebrei, hanno provato ad impedire.

Tra i feriti c’è anche il deputato Ayman Odeh, leader della Lista araba unita, colpito al volto e alla schiena da proiettili di metallo rivestiti di gomma sparati dalla polizia. Odeh ha accusato la polizia di aver agito con una ”brutalità ingiustificata”.
Questo villaggio beduino ha subito ripetute demolizioni da parte delle autorità israeliane che intendono trasferire, sulla base anche della recente sentenza definitiva della Corte Suprema, l’intera comunità in un’altra località per fare spazio alla costruzione di una cittadina ebraica.

Israele qualche anno fa ha dato il via al “Piano Prawer” che prevede il “trasferimento” – espulsioni forzate, affermano gli attivisti – di intere comunità beduini in cittadine nel Negev.

La scorsa settimana, gli arabo-israeliani (palestinesi con cittadinanza israeliana) hanno attuato una giornata di sciopero generale in seguito alla demolizione di 11 edifici nella città di Kalanswa, a nord-est di Tel Aviv, “illegali” secondo le autorità.
Un silenzio assordante.
Associazione dei palestinesi in Italia