Hebron e il massacro nella moschea Ibrahim

download (1)Di Sulaiman Hijazi. Il 25/2/1994 fui testimone del massacro di Hebron dentro la moschea di Abramo.
Era il 15° giorno di Ramadan quando sentii tutti i minareti della città urlare: Allahu akbar, scendete per strada, aiuto ecc.
Erano le sei del mattino e mi sembrava un film perché non era mai successo niente di simile prima, a quell’ora del mattino. Mi alzai e svegliai mio fratello Aziz, anche lui era scioccato delle voci che arrivavano da fuori. Decidemmo di uscire e andare in ospedale per vedere e capire meglio.

L’ospedale è a fianco di casa mia, a Hebron. Qui trovammo una folla di gente, ma la cosa più drammatica fu che l’ambulanza continuava a portare cadaveri: 29 persone massacrate.

Un colono israeliano aveva commesso questa strage dentro la moschea, mentre la gente stava pregando.

Hebron rimase per 45 giorni sotto coprifuoco e la città da quel momento cambiò in maniera talmente assurda che non la si riconosceva più. Fecero il massacro e si presero pure più della metà della moschea. Misero termine alla vecchia vita di Hebron sequestrando molte case e costringendo le famiglie a lasciare la loro abitazione con la forza. Presero la strada principale di Hebron, al-Shuhada, dove da allora gli autoctoni palestinesi non possono più camminare, in quanto è solo per i coloni armati e i soldati. I coloni fanno vivere i palestinesi in un inferno quotidiano lanciando spazzatura e disturbando i cittadini con tutti i mezzi, comprese le uccisioni.

Per non dimenticare i nostri martiri.