Ramallah-PIC e Ma’an. Per il secondo giorno consecutivo, lunedì, manifestanti palestinesi hanno chiuso la strada principale, la Ramallah-Gerusalemme, di accesso al campo profughi di Qalandiya in solidarietà con i prigionieri in sciopero della fame nelle carceri israeliane.
Gli attivisti hanno bloccato la strada dando fuoco a pneumatici e cassonetti. Decine di pendolari sono stati bloccati nel traffico.
L’azione fa parte di una seria di proteste iniziate la settimana scorsa in risposta al maltrattamento israeliano dei detenuti palestinesi e all’indifferenza della “comunità internazionale” verso la causa dello sciopero della fame dei prigionieri.
Tra Palestinesi —Raed Mteir, Jamal Abu al-Leil e Mohammed al-Qiq— sono in sciopero della fame ad oltranza contro la detenzione amministrativa, senza imputazioni e processo.
Abu al-Leil è un ex membro del Consiglio rivoluzionario di Fatah, mentre Mteir è il direttore del centro giovanile di Qalandiya. Entrambi sono stati imprigionati varie volte da Israele.
I due si sono uniti alla protesta del giornalista prigioniero, Mohammed al-Qiq, in sciopero della fame da tre settimane contro la propria detenzione amministrativa.