“Le vicende che accompagnano la proiezione del film ‘3000 notti’ focalizzano un malessere della nostra società”

A cura di Parallelo Palestina. Le vicende che accompagnano la proiezione del film “3000 notti” della Masri focalizzano un malessere della nostra società.

IN ITALIA 

Abbiamo appreso con sorpresa dell’improvvisa cancellazione dell’evento previsto per mercoledì 15 marzo al teatro Palladium. Si tratta del film della regista palestinese Mai Masri 3000 Nights.
In attesa di conoscere le ragioni della scelta dell’Università Roma Tre, l’AAMOD ha deciso di svolgere ugualmente la proiezione presso la Sala Zavattini della Fondazione in Via Ostiense 106 a Roma.
Per facilitare l’accesso del pubblico saranno effettuate tre repliche con questo programma orario:
16, 18, 21. Alle 20 è previsto l’incontro con la regista.

Dati i tempi così ristretti si raccomanda la massima diffusione della notizia dello spostamento di sede.
3000 Nights di Mai Masri anteprima nazionale del film

L’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico in collaborazione conUniversità Roma TreTeatro Palladium eAmbasciata della Palestina in Italia presenta l’anteprima nazionale del film 3000 Nights diMai Masri. L’iniziativa fa parte delle Giornate della Cultura Palestinese, realizzate dall’Ambasciata della Palestina in Italia.

3000 Nights racconta la storia di un’insegnante palestinese, appena sposata, che viene ingiustamente arrestata e rinchiusa in una prigione israeliana dove darà alla luce un figlio e lotterà per crescerlo dietro le sbarre. Ispirato a una storia vera e girato in un vero e proprio carcere, il film ripercorre il viaggio di speranza di una giovane madre in cui resilienza e volontà di sopravvivenza lottano contro ogni probabilità.
“Per me – afferma Mai Masri – il carcere rappresenta occupazione: quasi ogni singolo palestinese è stato in prigione o ha un parente stretto che vi è stato, quindi penso che a suo modo sia una tipica storia palestinese, ma allo stesso tempo ritengo sia una storia universale perché è un’esperienza che tante persone hanno attraversato e colpisce quindi alcune corde profonde.”
La pellicola è stata premiata al Toronto International Film Festival ed è stataproiettata in vari importanti rassegne dove ha vinto oltre 23 premi. È stata anche selezionata per rappresentare la Palestina ai Golden Globes e la Giordania agli Oscar.

Mai Masri è un’acclamata documentarista i cui film hanno ricevuto oltre 60 premi internazionali, ed è considerata una pioniera nel mutevole panorama cinematografico Medio Orientale. Di padre palestinese e madre americana,  è attiva da più di trent’anni – con la realizzazione, in primo luogo, di documentari che si concentrano su donne e bambini in Libano e nei territori palestinesi occupati. La sua più nota trilogia – I bambini di fuocoI bambini di Shatila Frontiere dei sogni e delle paure – ha gettato nuova luce sulla vita dei bambini palestinesi nei campi profughi negli anni ’80 e ’90.
Mai Masri ha iniziato la sua carriera quando quasi nessuna donna palestinese lavorava nel cinema, spronando il coinvolgimento femminile in questa attività a tal punto che oggi il 50 % dei film girati in Palestina sono stati realizzati da donne, un traguardo anche rispetto al 5% dell’industria hollywoodiana.

Mercoledì 15 marzo, ore 20:30

Teatro Palladium (Piazza Bartolomeo Romano, 8 – Roma)

locandina dell’iniziativa

trailer del film

LO STESSO FILM IN FRANCIA 

3000 Nights censurato dal Comune di Argenteuil

L’Association du Festival Palestinen à Paris, JHR Films, il distributore del film, e Les Films d’ici, produttore del film, sono scioccati di apprendere che l’ufficio del sindaco di Argenteuil ha deciso di annullare la proiezione di 3000 Nights , un film di Mai Masri, che sarà proiettato perciò il 2 giugno 2016 al cinema le Figuier Blanc, nell’ambito del Festival Ciné-Palestina. Un film che ha avuto grande accoglienza a livello internazionale e ha già vinto numerosi premi (vedi nota sotto).

3000 Nights è uno dei punti salienti del Festival Ciné-Palestine. Il film aprirà il Festival presso l’Institut du Monde Arabe il 23 maggio 2016. Dopo la cancellazione dello screening in Argenteuil, è già stato deciso che il film sarà proiettato al cinema Le Studio a Aubervilliers Venerdì 3 Giugno, 2016, per assicurare che il maggior numero possibile di persone avrà la possibilità di vederlo.

Siamo molto preoccupati per questo atto di censura in quanto segue la cancellazione del film La sociologue et l’ourson, che offre una posizione critica sulle posizioni degli avversari alla legge «Matrimonio per tutti» . Questo film avrebbe dovuto essere proiettato anche al cinema Le Figuier Blanc. Mi sembra ovvio che, secondo il sindaco di Argenteuil, alcuni argomenti non possono essere affrontati nei centri culturali della città. Queste decisioni autoritarie evidenziano la totale mancanza di considerazione per gli abitanti di Argenteuil.

Non capiamo il motivo per cui un Comune decida di imporre le sue opinioni politiche alla sua popolazione privando i cittadini della possibilità di vedere i due film che sono stati debitamente programmati. Sosteniamo con forza le azioni di «Argenteuil Solidarité Palestine» e l’Association pour la Défense du Cinema indipendente des Films d’Auteurs et des salles d’Art et d’Essai (ADCI) che si sono impegnati a esigere che i due film vengano proiettati.

Crediamo che «in questi tempi difficili» – come lo stesso Sindaco di Argenteuil ha ammesso – è più che mai necessario denunciare queste pratiche ed essere solidali con tutti coloro che si oppongono e rifiutano che i diritti fondamentali (quali la libertà culturale) vengano calpestati. Noi crediamo che sia fondamentale sostenere la libertà di espressione, libertà di creazione e il cinema come finestra sul mondo in cui viviamo.

Premi:
Premio speciale della giuria, Festival Internazionale del Film di Washington DC , Stati Uniti d’America, 2016.
Premio della Giuria al WIFTS (Women ‘s International Film & Television Showcase) a Los Angeles, USA – 2015
Premio del pubblico al Valladolid International Film Festival, Spagna – Premio del Pubblico al 2015.
Premio Annonay International Film Festival, Francia – 2016.
Premio Giovane Giuria al Festival Internazionale del Film e del Forum sui diritti umani a Ginevra, Svizzera – 2016

http://www.thewifts.org/2015Honoree_mai-masri.php

Association du Festival du film palestinien à Paris / Festival Ciné-Palestine contact@festivalpalestine.paris

JHR films, distribuzioneLes Films d’ici,

produzione courrier@lesfilmsdici.fr

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“Freedom is a constant struggle”

Out Now!

3000 Nights

di Mai Masri – Palestina
Il Premio della Giuria
Mai Masri: Writer – Direttore – Produttore

Mai Masri è stata designata con il Premio della Giuria The WIFTS 2015 per 3000 Nights, un dramma straziante di una giovane maestra e moglie che con una seconda decisione spacca e altera il corso della sua vita tragicamente e indefinitamente trasformandola in una storia di sopravvivenza, con tutta probabilità ignara di ciò che il futuro le porterà.

Mai Masri è nata ad Amman, in Giordania da padre palestinese e madre americana. È cresciuta a Beirut e ha studiato cinema all’Università di Berkeley e alla San Francisco State University. Ha diretto e prodotto diversi documentari che hanno vinto più di 60 premi internazionali tra cui il Premio Trailblazer a Cannes Mipdoc Film Festival nel 2007, il premio Luchino Visconti in Italia (2003) e il premio schermo Asia-Pacifico in Australia (2007).

I suoi film si concentrano sulla umanità e la resilienza delle persone comuni che vivono in tempi difficili e straordinari. “Ho fatto film in un paese devastato dall’occupazione (Palestina) e in un altro dalla guerra civile (Libano). Ho assistito alla morte dei miei cari e alla graduale erosione del mio paese, ma mi stupisco di come le persone riescono a conservare la loro l’umanità e a vivere, ridere e amare nonostante la morte e la distruzione li circondi. ”

3000 Nights
La sua trilogia documentario Children of Fire (1990), Children of Shatila (1998) e Frontiers of Dreams and Fears (2001) si basa sulla vita ed i sogni di bambini palestinesi. “Ho voluto esplorare ciò che casa, memoria e identità rappresentano per una generazione di bambini rifugiati che sono sopravvissuti all’espropriazione, al massacro e all’assedio. Sono affascinato dalla loro capacità di trascendere le schiaccianti difficoltà della loro vita di tutti i giorni attraverso la loro creatività, la fantasia e sogni”.

Ispirato alla storia vera di una madre palestinese che dà alla luce il suo bambino in una prigione israeliana, 3000 Nights è un’allegoria poetica, avvincente e cruda della libertà sotto l’occupazione. “Essendo appena diventata madre io stessa, volevo capire cosa significasse far nascere in catene e crescere un bambino dietro le sbarre. E’ prima di tutto la storia umana di una giovane madre che, attraverso la lotta per far crescere il suo bambino e attraverso il rapporto con le donne prigioniere che la circondano, trova lo spazio per riflettere, sviluppare e maturare come giovane donna. ”

3000 Nights
Caratterizzato da un cast quasi interamente femminile, il film esplora il significato di maternità, amore e tradimento, concentrandosi su fantasia, creatività e solidarietà delle prigioniere donne che così riescono sopravvivere e resistere. “Questa è una storia che ha vissuto con me per così tanto tempo che sento di essere stata imprigionata con queste donne, vissuto fra gli stessi muri e sentito gli stessi suoni. Per me questo è un film sulla capacità di recupero e di speranza.”

Mai Masri ha ricevuto fama internazionale con i suoi documentari che sono stati trasmessi su più di 100 stazioni televisive in tutto il mondo tra cui BBC, Channel 4 e PBS: Children of Fire (1990), Children of Shatila (1998), Frontiers of Dreams and Fears (2001), A Woman for Her Time (1995), Beirut Diaries (2006), and 33 Days (2007). She also co-directed with her husband, filmmaker Jean Chamoun: Under the Rubble (1983), Wild Flowers (1986), War Generation – Beirut (1998), and Suspended Dreams (1992). She went on to produce Chamoun’s award-winning feature film: In The Shadow Of The City (2001), Women Beyond Borders (2004), Hostage Of Time (1995), and Lanterns Of Memory (2009).

http://www.thewifts.org/2015Honoree_mai-masri.php

 

ANCORA IN ITALIA

 

IL COMUNE DI ROMA CANCELLA I FILM SCOMODI AL CINEMA AQUILA

Si è giunti poi all’assemblea pubblica di giovedì del tavolo partecipato SCCA, che un compatto schieramento pentastellato composto dal presidente Boccuzzi, dalla presidente del consiglio municipale Manuela Violidall’assessora Brunetti, dal presidente della commissione cultura Alessandro Stirpe e alcuni consiglieri M5S, ha tenuto in ostaggio per oltre due ore avanzando capziose critiche alla conduzione del tavolo stesso. Le critiche sono state smontate una ad una e si è giunti alla fine alla caduta del velo: il punto vero era costituito dal film sugli ex lavoratori del canile e dagli appuntamenti proposti dalla campagna BDS, movimento non violento per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni nei confronti di Israele e contro l’apartheid del popolo palestinese. Si tratta di tre film internazionali di cui uno presentato agli Oscar, uno nominato ai Nastri d’Argento e al David di Donatello nonché trasmesso dalla Rai, uno selezionato a Cannes (“The wanted 18”, “This is my land… Hebron”, “The salt of the sea”), e il pluripremiato spettacolo teatrale “Mi chiamo Rachel Corrie”.

https://riapriamoilcinemaaquila.wordpress.com/