La decisione della corte, presieduta dai giudici Mohammed Ibrahim, Naji Al Zoubi, Yassin Al-Adalat, Mohammed Al-Tarawneh e Bassem Mabayden, è stata pronunciata durante un’udienza tenutasi lunedì.
Una fonte giudiziaria ha dichiarato all’agenzia di stampa giordana Petra che il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno firmato il 28 marzo 1995 un accordo di estradizione dei criminali fuggitivi, sottolineando che tale accordo non è stato ratificato dall’Assemblea nazionale per completare le sue tappe costituzionali, nonostante sia stato firmato.
Essa ha aggiunto che l’accordo non ne esige l’applicazione, e di conseguenza la richiesta di estradizione non è concessa, conformemente alla decisione della Corte di cassazione, poiché è presentata alle autorità competenti del Regno da paesi stranieri e dunque non ricevibile se non è il risultato di un trattato o di un accordo sui criminali.
Sulla vicenda che risale al 6 settembre 2016, la fonte ha dichiarato che la magistratura di Amman ha ricevuto una lettera dall’amministrazione della polizia araba e internazionale per fare in modo che la cittadina giordana Ahlam Arif Tamimi fosse estradata alle autorità americane per utilizzo di armi di distruzione di massa contro un cittadino americano, e si è vista cosi includere nella lista nera dei terroristi.
Traduzione di Daniela Minieri