Coloni imbrattano di scritte razziste auto e muri a Shufat

431119CGerusalemme. Martedì sera, coloni hanno imbrattato auto e muri di scritte razziste e islamofobiche e hanno vandalizzato diversi veicoli nel sobborgo di Shufat, a Gerusalemme Est occupata.

Le telecamere private di sorveglianza hanno catturato i filmati di due coloni israeliani che entrano nell’area di al-Sahl di Shufat e disegnano graffiti razzisti sulle pareti e sui veicoli, intorno alle 3 del mattino.

I graffiti, scritti in ebraico, recitano: “Muhammad (il Profeta, ndr) è un maiale” e “‘il prezzo da pagare’ amministrativo” – in riferimento agli attacchi che i coloni eseguono contro i Palestinesi e le loro proprietà.
431117C
17 veicoli sono stati vandalizzati.
Il portavoce della polizia israeliana, Micky Rosenfeld, ha dichiarato martedì che è stata aperta un’indagine sull’incidente tra la colonia di Ramat Shlomo e Shufat “su danni provocati a diversi veicoli e su scritte”, senza, tuttavia, fare riferimento alla natura razzista del caso in questione.
Molti attivisti palestinesi e gruppi per i diritti umani hanno accusato Israele di promuovere una
“cultura del’impunità” in quanto coloni e soldati compiono violenze contro i Palestinesi senza che ciò abbia un seguito a livello giudiziario.
Tra i 500 e i 600 mila israeliani vivono in insediamenti ebraici a Gerusalemme Est e in Cisgiordania, in violazione delle leggi internazionali.
Secondo l’Ufficio per il Coordinamento degli Affari umanitari delle Nazioni Unite, OCHA, ci sono stati un totale di 107 attacchi di coloni contro Palestinesi e loro proprietà in Cisgiordania e Gerusalemme Est, nel 2016. Dall’inizio del 2017 sono stati 46.
(Fonte: Ma’an)