A proposito di carnevali e gemellaggi a Genova.

 

Ad Alloiso, alla Sindaca Marta Vincenzi, al Comune di Genova e ai giornalisti

A proposito di carnevali e gemellaggi a Genova.

Abbiamo visto la proposta del Carnevale a Genova che prevede il gemellaggio di diversi distretti della città con altrettanti paesi dell’area Mediterranea. Tra gli eventi una celabrazione del Purim, festa prettamente religiosa per gli ebrei, che non è l’equivalente di un carnevale dunque, ed il gellaggio della zona centro est di Genova con Gerusalemme (ed in parentesi su molti siti e giornali, Israele) e sulla Repubblica con una bandierina Israeliana per segnalare il percorso.

Per varie ragioni abbiamo obbiettato su questo programma e crediamo che il Comune e l’organizzatore Alloisio abbiano dimostrato la loro incapacità di creare un evento unificante e che simbolicamente superi, invece di riproporre, differenze, come comunque auspichiamo che siano le « feste » che si organizzano nella nostra città e nei nostri quartieri, al di là delle loro dichiarazioni di intenti verbali. 

Noi abbiamo compreso che mentre per gli altri gemellaggi si sono scelti Paesi, per quello del centro storico si è scelto una zona Grigia : gemellaggio con Israele attraverso Gerusalemme. Perchè grigia? Perchè lo statuto ufficiale di Gerusalemme è secondo l’ONU quello di città internazionale e non di capitale di Israele.  

Dunque come mai ci si gemella con città della Tunisia, Marocco etc e invece con Gerusalemme senza indicarla come città internazionale, multietnica e multireligione ma come (Israele) e con bandierina Israeliana? Forse per pudore perchè come avrebbero potuto, proprio adesso, dopo il massacro che Israele ha compiuto a Gaza e che ha suscitato molteplici richieste di indagine anche da Agenzie dell’ONU e mentre i processi su questi fatti sono in corso, sarebbe stato impudico il gemellaggio con Tel Aviv, questa si capitale di Israele  e così si usa « la città sacra » come paravento per imporre la presenza dello stato ebraico al Carnevale Genovese?


Questa “Grigia scelta” è da condannare per molte ragioni: oltre alle ragioni di contesto storico ad un mese dal massacro di Palestinesi a Gaza, essa viene imposta proprio alla zona del Centro est che ha la maggior popolazione di religione mussulmana della città nel mezzo di una polemica sulla legittimità della creazione di una Moschea nella zona. Dunque, in un momento in cui la sensibilità degli abitanti della zona è ferita per la incapacità del Comune di rendere effettiva la scelta della costruzione della Moschea e per le aggressioni da varie parti che ci sono state. Gli abitanti vedranno la celebrazione di festa religiosa ebraica, il gemellaggio, sia pure presentato in parentesi, con Israele, mentre essi sono insultati e gli si nega il diritto di destinare una loro proprietà ad uso di luogo di preghiera e studio. Tutto ciò, quanto meno, è arroganza ed è poco ecumenico.

 

Noi chiediamo rispetto per tutti gli abitanti e per questi contesti e chiediamo dei modi di far festa che siano condivisibili da tutti, se di festa e mix culturale si tratta.

Abbiamo provato a suggerire queste osservazioni all’organizzatore, che ha risposto in modo inadeguato e noncurante, non ha nè ascoltato, nè capito, non ha  chiarito le motivazioni di questa scelta ambigua pubblicamente (una città, inappropriatamente  per uno stato), dicendo solo che i giornalisti sbagliano (ed evidentemente li si leggitima a continuare a sbagliare…tutti ignoranti?) così testimoniando la superficialità con la quale l’iniziativa del Carnevale ebraico è stata organizzata, senza valutare l’impatto che avrà sia per la scelta del luogo che per il momento.

 

I residenti musulmani del centro storico probabilmente non sanno ancora che ci sarà un Carnevale ebraico, nessuno li ha consultati o gli ha spiegato cosa avverrà nel quartiere in cui vivono, perché nessuno degli organizzatori sembra essersi posto il problema.

 

Perchè avete scelto di fare il Carnevale ebraico proprio nel centro Storico tra tutti i quartieri possibili?

Se dovevate fare un Carnevale nel Centro storico, perchè non avete deciso di farlo coinvolgendone la comunità multietnica locale? Al suq lo stesso Sig. Eyal Lerner che rappresenterà i canti del Purim ha duettato con cantanti arabi, l'anno scorso l'ha fatto anche con un percussionista palestinese. Perchè non fare una cosa che coinvolgesse tutti, se il gemellaggio fosse in buona fede con Gerusalemme, città multireligiosa ed internazionale e non capitale di Israele?  

E ci domandiamo anche dove è andata a finire la dichiarazione della nostra sindaca che voleva Genova gemellata con Gaza mentre cadevano i missili dal cielo e dal mare e l’esercito massacrava civili ? Da chi sarà stata sconsigliata e chi le avrà proposto la penitenza di un gemellaggio grigio con una non capitale di uno stato sotto inchiesta per uso indiscriminato di armi illegali contro la popolazione civile? Ai suoi cittadini vorrà spiegarlo? 

Prime adesioni:

API (Associazione Palestinesi in Italia)

Paola Canarutto (di ReteECO – Rete degli Ebrei contro l'Occupazione)

Associazione Zaatar (Genova)

Centro Sociale Zapata (Genova)

UDAP (Unione Democratica Arabo Palestinese – sez. Genova)

Associazione Culturale Punto Rosso (Genova)

Rete28Aprile (Genova)

Sinistra Critica (Genova)

Mezza Luna Rossa Palestinese in Italia

Collettivo Punto Rosso (Magenta)

Infopal (Torino, Genova)


Marina Maltoni (associazione di Amicizia Italo-Palestinese di Firenze)

Luisa Di Gaetano (Donne in Nero – Roma)

Paola Manduca (Genova)

Elisabetta Filippi (Genova)

Alessandra Fava (Genova)

Miranda Vallero (Rapallo)

Edoardo Magnone (Giappone)

Monica Macchi (Milano)

Dr. Yousef Salman (Roma)

Mariano Mingarelli (Firenze)

Gabriella Grasso (Milano)

Maria Grazia Campari (Milano)

Catalano Giuseppina

Anita Sonego (Milano)

 

 

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