A rischio demolizione il 32% delle case palestinesi a Gerusalemme. Infanzia minacciata

Al-Quds (Gerusalemme) – InfoPal. Questa volta è Defence for Children – Palestina a riportare nel suo ultimo rapporto: “Un terzo delle abitazioni palestinesi ad al-Quds (Gerusalemme) è a rischio demolizione.
Ciò comporta la destabilizzazione dei bambini palestinesi di Gerusalemme i quali, al pari dei grandi, sono esposti alla minaccia di sfollamento e di restare senza un tetto. Sono migliaia”.

Il titolo del documento è “Voci da Gerusalemme”.
“L’insieme delle procedure aministrative e giudiziarie adottate dalle autorità d’occupazione israeliane, insieme alla minaccia di demolizione che incombono sul 32% delle case palestinesi con il pretesto di mancanza di permessi edilizi e piani strutturali perseguitano 87mila palestinesi”.

Statistiche Onu avevano indicato che “tra il 2000 e il 2010, Israele ha demolito 839 case a Gerusalemme Est”.

Stando alla testimonianza di una donna palestinese la cui casa è stata abbattuta: “Ci hanno dato un preavviso di 1 ora e mezzo, poi la casa è stata totalmente buttata giù dai bulldozer con tutto ciò che era dentro. Non c’è stato permesso di portare fuori la roba”.

A questo si aggiunge un dato sconcertante fornito sempre dall’Onu: “42 bambini palestinesi sono stati feriti, altri uccisi da coloni israeliani a Gerusalemme dal 2010 alla prima metà del 2011”.

Ma numerosi sono stati pure i casi di molestie, intimidazioni e ripercussioni psicologiche.

“Su 20 bambini palestinesi arrestati da Israele, l’80% ha subito aggressioni fisiche e tortura nel corso di interrogatori e detenzioni”.

Tra novembre 2009 e ottobre 2010, la polizia israeliana ha trattenuto di 1.267 bambini palestinesi gerosolimitani, accusati di aver lanciato pietre.

A Gerusalemme Israele permette ai palestinesi di costruire sul 13% della città mentre promuove l’immigrazione ebraica innescando una tensione perpetua tra la popolazione.

Oltre agli episodi collegati con le demolizioni delle case dei palestinesi, gli scontri tra israeliani a palestinesi si concludono puntualmente con l’arrivo di polizia e militari e l’arresto di bambini palestinesi.

Da marzo 2009, soltanto a Silwan sono stati uccisi 35 palestinesi in circostanze di questo tipo, da agenti di sicurezza e coloni israeliani. Qui oltre 100 bambini palestinesi sono stati arrestati per aver lanciato pietre e, nel corso di arresto e detenzione, sono stati privati dei diritti fondamentali.

Elisa Gennaro

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