‘Abbas chiede all’Europa di riconoscere lo Stato palestinese. La posizione di Netanyahu

Tell er-Rabi' (Tel Aviv) – PressTv, Imemc. “Chiediamo all'Unione Europea di aiutarci nell'ottenere il riconoscimento presso l'Onu dello Stato palestinese entro le frontiere occupate da Israele nel 1967”. Sono affermazioni rilasciate del capo negoziatore palestinese Sa'eb 'Erekat e riportate da Afp.

Le parole di 'Erekat hanno fatto seguito ad un incontro tra il presidente dell'Autorità palestinese (Anp), Mahmoud 'Abbas e il responsabile Esteri dell'Ue, Catherine Ashton.

Nell'incontro, 'Abbas ha messo in chiaro che la pace con Israele sarà possibile solo se il premier israeliano Benjamin Netanyahu ammetterà l'esistenza della Palestina in qualità di Stato e se fermerà la colonizzazione, soprattutto quella che sta investendo al-Quds (Gerusalemme).

Arrivata in Israele giovedì scorso, Ashton ha incontrato anche il ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman mentre, a seguire, ha fatto visita al premier palestinese Salam Fayyad e domani, 19 giugno, incontrerà il premier Netanyahu.

La comunità internazionale sostiene l'istanza palestinese a costituire uno Stato in Cisgiordania, Gerusalemme Est e Striscia di Gaza, ovvero tutti quei territori della Palestina che Israele occupò  nel corso della Guerra dei 6 Giorni (1967).

Nonostante le condanne delle Nazioni Unite, Israele ha costantemente continuato la propria espansione coloniale nei Territori palestinesi occupati in Cisgiordania e a Gerusalemme.

Sono più di cento i Paesi che, nel 1988, sottoscrissero la dichiarazione di indipendenza palestinese.
Dal fronte latinoamericano è già arrivato il riconoscimento di uno Stato palestinese indipendente: Argentina, Brasile, Cile, Ecuador, Guyana, Paraguay, Perù, Uruguay e Venezuela.

A tal proposito non sono passate inosservate le dichiarazioni del premier israeliano Benjamin Netanyahu secondo il quale – senza mezzi termini – “Israele non riconoscerà nessuno Stato palestinese se i palestinesi si rifiuteranno di riconoscere Israele in qualità di nazione del popolo ebraico, quindi ammettendo il carattere religioso – esclusivamente ebraico di Israele”. Per Netanyahu, questo è il limite per una soluzione al conflitto.

Mettendo in chiaro modalità e proporzioni di un “ipotetico Stato palestinese riconosciuto da Israele”, in occasione della sua visita a Roma, Netanyahu aveva anche puntualizzato: “Finché Israele sarà lo Stato degli ebrei, non combatterà mai una battaglia per pochi chilometri, né per aree più ampie”.

“Il conflitto non può essere risolto, non è una guerra per la terra che può risolversi concedendo un paio di chilometri qui o lì (…) è un conflitto ben più profondo che va oltre questi aspetti. Se Mahmoud 'Abbas non riconoscerà il carattere ebraico di Israele allora non ci sarà mai spazio per un accordo”.

 

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