Abbas e Fayyad condannano l’attentato di Gerusalemme. Il governo Haniyah accusa Israele.

Ramallah -Infopal

Il presidente Mahmoud Abbas ha condannato l’attacco di ieri, a Gerusalemme, nel quale sono stati uccisi, oltre l’attentatore, 9 futuri rabbini israeliani e altre decine sono stati feriti.

In una dichiarazione rilasciata la notte scorsa, Abbas ha confermato la condanna per tutte le operazione armate contro i civili, sia palestinesi sia israeliani.

Anche il Consiglio dei ministri del governo Fayyad ha condannato l’attacco, "in quanto contraddice il principio di ripudio della violenza e mette in pericolo gli interessi del popolo palestinese".

Da perte sua, invece, il governo della Striscia di Gaza, guidato da Ismail Haniyah, ha accusato il primo ministro israeliano Ehud Olmert e il suo ministro della difesa Ehud Barak della responsabilità dell’operazione di Gerusalemme, in quanto "causata dalle loro aggressioni contro i palestinesi, in particolare nella Striscia".

I movimenti di Hamas e del Jihad islamico hanno accolto positivamente l’attentato.

Festeggiamenti a Gaza

In tutte le province della Striscia di Gaza, centinaia di uomini armati sono scesi per le strade, sparando in aria e facendo scoppiare petardi in segno di festa.

Diverse manifestazioni hanno percorso le strade inneggiando la resistenza e l’esecutore dell’operazione, percepita come una rappresaglia contro le stragi perpetrate nei giorni scorsi dall’Esercito di Israele, che hanno portato all’uccisione di 129 cittadini, molti dei quali bambini.

Bombardamenti israeliani nel sud della Striscia di Gaza

Sempre ieri sera, pochi minuti dopo l’attacco alla scuola rabbinica di Gerusalemme, sono stati uccisi 4 palestinesi a seguito del bombardamento israeliano contro l’area di al-Qarara, a Khan Yunes, nel sud della Striscia di Gaza.

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