Abbas ha incontrato il presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy

Bruxelles – Ma’an. Il presidente dell’Autorità palestinese, Mahmoud Abbas, ha invitato mercoledì le aziende internazionali a smettere di fare affari negli insediamenti israeliani.

La dichiarazione di Abbas è giunta nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles, dopo l’incontro con il presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy.

“Questo non è un passo contro Israele – ha detto Abbas -, ma contro gli insediamenti illegali continuamente costruiti sulla terra palestinese”.

Eppure, Abbas ha promesso di impegnarsi per un periodo di 9 mesi per i negoziati fissati dal segretario di Stato americano John Kerry.

Abbas ha affermato che i palestinesi “vogliono vivere accanto (a Israele) e costruire ponti di pace con esso”, ma ha aggiunto che alcune politiche israeliane, tra cui la costruzione di insediamenti, le attività militari e le restrizioni per l’economia palestinese, sono ostacoli al processo di pace.

“Stiamo lavorando insieme al presidente Obama e al Segretario di Stato John Kerry per assicurare il successo dei negoziati”, ha concluso Abbas.

Un esperto di diritto delle Nazioni Unite ha individuato diverse importanti aziende internazionali – tra cui Motorola, Hewlett Packard, Veolia, G4S e Volvo Group – coinvolte nella  costruzione e nel mantenimento degli insediamenti.

I colloqui di pace tra israeliani e palestinesi sono stati rilanciati a luglio sotto l’egida degli Stati Uniti, dopo quasi tre anni di stallo.

Più di 500 mila coloni israeliani vivono in insediamenti in tutta la Cisgiordania e a Gerusalemme Est, in violazione del diritto internazionale.

I territori palestinesi riconosciuti a livello internazionale, tra cui la Cisgiordania e Gerusalemme Est, fanno parte sono occupati dai militari israeliani dal 1967.

Traduzione di Edy Meroli