Abbas: ho chiesto a Olmert di liberare i dirigenti palestinesi imprigionati prima della formazione del nuovo governo palestinese.

Dal nostro corrispondente.

 

Mercoledì, il presidente Mahmud Abbas ha chiesto al governo israeliano di liberare i ministri, i deputati e gli amministratori comunali sequestrati, prima della formazione del nuovo governo.

Durante una conferenza stampa indetta durante il ricevimento del ministro degli Esteri spagnolo Miguel Ankhil Muratinus nella sede della presidenza, a Gaza, ha sottolineato che prima di formare il nuovo governo palestinese, quello israeliano deve liberare i politici palestinesi imprigionati.

Abbas ha poi confermato che l’accordo per la formazione del governo di unità nazionale è considerato un salto di qualità e dimostra che tutti, compreso il movimento di resistenza islamica “Hamas”, il movimento di liberazione nazionale “Al-Fatah” ed altre organizzazioni palestinesi avvertono una grande responsabilità verso il loro popolo. "Speriamo che i nostri sforzi trovino conferme nella comunità internazionale".

Rispondendo alla domanda riguardante l’accettazione o meno di uno stato israeliano con le frontiere del 1967, il presidente ha dichiarato: "Credo che ora non possiamo discutere in dettaglio l’agenda su cui abbiamo trovato l’accordo. Dovete aspettare un po’ di tempo. Posso dire che i nostri programmi sono positivi e accettabili e che potranno rendere il prossimo governo in grado di rapportarsi con la comunità araba e internazionale".

E ha aggiunto che nell’incontro con il ministro degli Esteri spagnoli si è parlato della posizione dell’Europa e dell’appoggio all’Autorità nazionale.

Da parte sua, Muratinus ha confermato che l’Unione Europea attende la formazione del nuovo governo per offrire il proprio sostegno.

Muratinus ha espresso la speranza che possano venire riaperte le porte al popolo palestinese affinché possa vivere una vita dignitosa e tranquilla, sottolineando che Abbas "può essere certo dell’appoggio della Spagna e del suo governo e dell’Unione Europea a lui e al popolo palestinese".

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