Abbas promette provvedimenti legali per impedire gli attacchi contro al-Aqsa

Ramallah-Afp. Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha dichiarato sabato che saranno prese misure per impedire ai coloni ebrei di attaccare il complesso della moschea di al-Aqsa a Gerusalemme, dopo aver aggiunto che la loro presenza profana il luogo.

Tali osservazioni fanno seguito a giorni di scontri tra giovani palestinesi e polizia israeliana, che sono scoppiati quando gruppi di ebrei di destra – tra cui alcuni che vogliono la distruzione della moschea – hanno visitato il complesso e sono state imposte restrizioni al culto musulmano.

“La leadership palestinese prenderà le misure giuridiche necessarie, a livello internazionale, per quanto riguarda l’aggressione dei coloni nella moschea di al-Aqsa”, ha detto Abbas durante un discorso al Consiglio Rivoluzionario del suo partito Fatah.

“Non permetteremo ai coloni di attaccare la moschea”, ha aggiunto, riferendosi all’intero complesso, che è il terzo luogo più sacro dell’Islam.

Le visite al complesso di al-Aqsa per i non-musulmani sono consentite e regolate dalla polizia, ma in base all’accordo del 1967, gli ebrei non possono pregare in questo luogo per timore di innescare gravi disordini, né entrare nelle moschee.

Gli ebrei pregano invece al Muro di Buraq (del Pianto).

Il posto è teatro di frequenti tensioni perché le forze israeliane spesso sono distribuite in gran numero e bloccano l’accesso dell’area ai musulmani. Le ultime settimane hanno visto gli uomini musulmani con meno di 50 anni bloccati ripetutamente al di fuori dell’area, costringendo i fedeli a pregare per le strade.

Venerdì scorso, Abbas si era impegnato a bloccare i coloni fuori dal complesso di al-Aqsa “con ogni mezzo”.

“Non hanno diritto di entrare e profanare”, ha detto delle visite dei gruppi ebraici israeliani.

Il ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman ha criticato queste osservazioni, che ha affermato che dimostrano che Abbas sta “cercando di infiammare la situazione utilizzando il luogo più sensibile, il Monte del Tempio”.

“Le dichiarazioni del leader palestinese hanno dimostrato che Abbas e l’Autorità Palestinese sostenevano le rivolte nel complesso”, ha dichiarato Lieberman sabato.

Lieberman ha detto, inoltre, che le osservazioni di Abbas sono “un incitamento contro gli israeliani e gli ebrei e un invito a una guerra di religione”, che ha messo Abbas “in un unico fronte con le organizzazioni estremiste islamiche, come IS (stato islamico) e Al-Nusra Front, che santificano la guerra santa”.

Traduzione di Edy Meroli