Abusività e demolizioni a Gerusalemme: abbattuto il sesto piano di una casa.

Gerusalemme -Infopal. Ieri, i bulldozer dell’occupazione israeliana hanno demolto un piano, il sesto, di un palazzo residenziale, situato nella cittadina gerosolimitana di Safafa, portando così avanti la campagna di ebraicizzazione dell’area. Tale campagna ha conosciuto un'intensificazione dopo la vittoria dell’estremista Nir Barakat alle elezioni a sindaco della città occupata di Gerusalemme.

Il proprietario dell’edificio, Mahfudh Abu Khalaf (38 anni), ha affermato: “Dalle prime ore di questa mattina (ieri, ndr), i bulldozer dell’occupazione, scortati dalla polizia israeliana, hanno iniziato a demolire la casa con tutto il suo contenuto, con l’accusa che era stata costruita in modo abusivo”.

Abu Khalaf aveva comprato il piano per farne un appartamento per sé e la sua famiglia di sette persone. A costruzione ultimata, ha ricevuto l’avviso di demolizione, con il pretesto dell’abusività della struttura.

Abu Khalaf paga da sei anni al comune di Safafa una multa per edificazione illegale, e ha anche presentato il suo caso davanti ai tribunali e ai comitati di licenza, per ottenere il permesso di mantenere intatta la costruzione (costata 200 mila dollari): permesso negatogli dal comune, che ha insistito nel sostenere che tre dei sei piani del palazzo (il quarto, il quinto e il sesto) non sono autorizzati, imponendone la demolizione.

Il motivo per cui Abu Khalaf ha deciso di costruire senza autorizzazione sarebbe l’aver atteso quest’ultima per anni; come egli stesso ha dichiarato: “Rifiutano di darci qualsiasi permesso per nuovi edifici, e quando costruiamo spinti dalla crescita demografica, li demoliscono”. E ha proseguito: “L’amministrazione municipale israeliana abbatte le case alla minima infrazione: sembra che l’intera Gerusalemme araba sia esposta alla demolizione, compresa la parte costruita legalmente”.

Secondo fonti locali, alla demolizione di stamattina seguirà quella degli altri piani abusivi del palazzo di Abu Khalaf.

 

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