Accademica palestinese: restrizioni egiziane su Gaza sono “gesti disumani”

Londra-Quds Press. Ghada al-Karmi, accademica e attivista palestinese per i diritti umani, ha dichiarato che “l’avviamento della campagna di demolizione dei tunnel sotterranei tra Gaza e Egitto, avviata dalle autorità egiziane, prima di riaprire del tutto il valico di Rafah, è un gesto contro l’umanità”.

Domenica 8 settembre, in alcune dichiarazioni esclusive rilasciate a Quds Press, al-Karmi ha esortato le autorità egiziane a rivedere il loro rapporto con i palestinesi della Striscia di Gaza “perché i loro gesti si ripercuotono sulla vita di un milione e mezzo di palestinesi che vivono, sotto assedio, a Gaza. Se il valico di Rafah non dovesse essere riaperto completamente di fronte al movimento delle persone e il traffico delle merci, la demolizione dei tunnel è da considerarsi un crimine disumano, inaccettabile secondo qualsiasi standard”.

Al-Karmi ha anche criticato la posizione “blanda” dell’Autorità palestinese (Anp) riguardo al rapporto tra Egitto a Gaza. Ha dichiarato: “Alcune voci vorrebbero l’Anp dietro alle operazioni di incitamento contro la Striscia di Gaza. Tuttavia, credo che non si tratta di istigazione, bensì, di una debole posizione dell’Anp che non ha fatto presente, in modo chiaro, alle autorità egiziane la necessità di trovare un’alternativa ai tunnel per il popolo di Gaza”.