Accordo di riconciliazione nazionale, ma continuano gli arresti politici

Betlemme-Ma’an. Nonostante la firma di un recente accordo di unità nazionale fra Hamas e Fatah, un comitato di riconciliazione sostiene che gli arresti sulla base di affiliazione politica continuano senza sosta in Cisgiordania, mentre le convocazioni per affiliazione politica continuano a Gaza.

Khalil Assaf, un membro del Comitato per la libertà in Cisgiordania, ha raccontato a Ma’an che nella regione gli arresti politici da parte delle forze di sicurezza sono continuati dalla fine di aprile, dalla firma dell’accordo del campo profughi di Al-Shati, anche se a ritmo più lento di prima.

Assaf ha sottolineato il bisogno di una chiara decisione politica per fermare questi arresti, evidenziando che in Cisgiordania le forze di sicurezza continuano, quasi ogni giorno, a perseguire gli individui sospetti di affiliazione con Hamas, specialmente fra gli studenti e nelle città di Hebron e Tulkarem.

Nonostante l’aperta presenza di membri di Hamas in manifestazioni e proteste in tutta la Cisgiordania nelle ultime settimane, Assaf ha avvertito che le campagne di arresti “hanno teso l’atmosfera riconciliazione” nella regione di Fatah.

Khalil Abu Shamala, il segretario del Comitato per la libertà nella Striscia di Gaza, ha nel frattempo dichiarato che, benché il governo guidato da Hamas non sia impegnato negli arresti politici nell’enclave costiera, le convocazioni sulla base di affiliazioni politiche sono continuate, anche se meno frequentemente da quando l’accordo di unità nazionale è stato firmato.

Abu Shamala ha riferito le raccomandazioni del Comitato per la libertà, in particolare a proposito della necessità di distribuire i passaporti a tutti, senza eccezioni.

Attualmente, i residenti di Gaza devono richiedere i passaporti in Cisgiordania attraverso la posta, un processo oneroso. Abu Shamala ha però dichiarato che presto le persone saranno in grado di richiederli a Gaza, attraverso il ministero degli interni. A migliaia di abitanti di Gaza è stato impedito di ricevere il passaporto durante i sette anni di divisione a causa delle tensioni politiche.

Abu Shamala ha anche evidenziato che il prossimo governo metterà fine agli arresti politici e riaprirà tutte le associazioni attraverso la reintroduzione della Legge sul diritto di associazione.

Il Comitato per la libertà è stato istituito come parte di precedenti sforzi di riconciliazione nazionale, al fine di assicurare il rilascio di tutti i prigionieri politici, l’aumento delle libertà politiche, la fine della censura dei giornali e la riapertura di enti di beneficenza e di altri organismi chiusi durante i circa sette anni di divisione politica tra il governo dell’Autorità palestinese guidato da Fatah in Cisgiordania e la Striscia di Gaza governata da Hamas.

Il lavoro del Comitato è diventato più urgente dal 23 aprile, quando i due più grandi movimenti politici palestinesi, Hamas and Fatah, hanno firmato il patto di unità nazionale. Il patto ha concesso a entrambi cinque settimane per istituire un governo di unità nazionale.