MEMO. Ad agosto, le forze di occupazione e i coloni israeliani hanno commesso 2.063 violazioni contro i palestinesi, uccidendo otto persone compreso un bambino, secondo quanto riportato dall’ufficio dei media palestinesi nella Cisgiordania occupata.
Il rapporto cita vittime come Imad Ali Dwaikat, Diaa al-Din al-Sabarini, Raed Abu Seif, Amjad Hussainiya, Nour Jarrar, Saleh Ammar, Raed Rashid e Imad Hashash che era minorenne.
Circa 455 civili sono stati feriti in 103 sparatorie da parte delle forze di occupazione e dei coloni e in 53 attacchi dei coloni.
Il rapporto ha documentato 110 raid nelle case dei cittadini e 323 incursioni in varie aree della Cisgiordania e della Gerusalemme occupata, durante le quali le forze di occupazione hanno arrestato 377 palestinesi, mentre sono stati eretti 340 posti di blocco temporanei e permanenti.
Nello stesso periodo, circa 2.309 israeliani hanno preso d’assalto la moschea di Al-Aqsa, mentre il numero di attacchi a luoghi di culto e luoghi santi ha raggiunto i 28.
Secondo il rapporto, l’occupazione ha demolito 42 case, oltre a decine di altre destinate alla demolizione. Il numero di proprietà distrutte, inclusi negozi, capannoni agricoli, caserme e altro, ha raggiunto le 95 strutture e 38 proprietà sono state confiscate ai loro proprietari.
Le aree di Nablus, Hebron e Gerusalemme sono le più esposte alle violazioni israeliane.