Ad-Dumairi: Israele preme per far esplodere la violenza nella zona

Ramallah-InfoPal. Il portavoce dei servizi di sicurezza di Ramallah, Maggior Generale Adnan ad-Dumairi, ha accusato il governo israeliano di voler trascinare la zona in un nuova spirale di violenza per uscire dalla propria crisi interna. 

Ad-Dumairi ha dichiarato che le recenti affermazioni rilasciate dal capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, Benny Gantz, nelle quali affernava che il suo esercito rimarrà in Cisgiordania per affrontare i palestinesi in vista di un probabile scoppio della III intifada, “esprimono chiaramente le intenzioni israeliane”. 

In un comunicato stampa diramato martedì 18 dicembre, ad-Dumairi ha accusato “il governo e l’esercito israeliano di cercare deliberatamente l’esplosione della violenza, trascinando i palestinesi nella sua spirale. A questo si aggiungono le attività coloniali che proseguono senza alcun freno, e i coloni che aggrediscono, sotto la protezione dell’esercito, i cittadini e le terre palestinesi, e allo stesso tempo, le minacce e le istigazioni, sempre più intense, contro il presidente Mahmoud Abbas e tutta la leadership palestinese”. 

Egli ha aggiunto che la situazione in Palestina ora è diversa dal passato, “il riconoscimento ottenuto dalle Nazioni Unite ha alzato il morale del popolo palestinese, che ora è pronto per difendersi dalle aggressioni israeliane. Tuttavia esso ha ancora bisogno del sostegno internazionale contro l’arroganza israeliana, espressa chiaramente da Gantz che ha inaugurato la campagna elettorale israeliana nella quale il sangue palestinese rappresenta una merce”. 

Ad-Dumairi ha dichiarato:”L’occupazione, che pochi giorni fa aveva assaltato la sede di Ramallah di un’organizzazione per i diritti umani, la sede dell’Unione dei comitati delle donne palestinesi e quella della rete delle Ong palestinesi (Organizzazioni non governative), sta intensificando il ritmo delle sue aggressioni contro le città, i villaggi e i campi profughi palestinesi, arrestando i cittadini e trattenendo i fondi, nel chiaro tentativo di spingere la situazione verso l’esplosione. Il tutto per uscire dalla crisi politica, dall’isolamento internazionale e per alzare il morale dei suoi soldati dopo la recente aggressione alla Striscia di Gaza”. 

L’alto ufficiale palestinese ha concluso affermando che Israele “seguendo i propri calcoli politici e i rapporti sulla situazione in campo, e con delle motivazioni assurde, sta cercando di far esplodere la situazione per vanificare il successo storico rappresentato dalla promozione della Palestina ad uno Stato non membro presso le Nazioni Unite. E distruggere i progressi raggiunti dal popolo palestinese, replicando l’aggressione del 2002”.