
Haifa – WAFA. Adalah – Il Centro legale per i diritti della minoranza araba in Israele ha pubblicato martedì un nuovo rapporto contenente un’ampia analisi delle azioni violente ed illegali del sistema di forze israeliane durante e dopo gli eventi di maggio 2021, comunemente definiti dai palestinesi come “Intifada dell’Unità” o “Insurrezione della Dignità”.
Il rapporto, intitolato “Due anni dopo gli eventi di maggio 2021 – L’Insurrezione della Dignità: l’uso da parte di Israele della forza eccessiva e della segregazione razziale contro i palestinesi continua”, basato su informazioni raccolte e ottenute da Adalah, denuncia l’esistenza di due politiche separate razziali delle forze dell’ordine nei confronti dei cittadini israeliani. Con la prima politica, in cui i cittadini palestinesi sono considerati nemici, le autorità israeliane hanno dichiarato stati di emergenza nelle loro città, intensificato la sorveglianza su di loro, li hanno arrestati e messi in pericolo di vita.
Dall’altro lato, i cittadini israeliani di origine ebraica sono governati, durante e dopo il maggio 2021, da una politica di relativa impunità in cui le prove di comportamenti scorretti sono state intenzionalmente nascoste, gli attacchi violenti sono considerati atti di autodifesa e la legge è utilizzata per proteggerli dalla responsabilità penale.
Il rapporto di Adalah illustra l’uso, da parte della polizia, di armi altamente pericolose, talvolta letali, nonché altre forme di forza eccessiva, contro i manifestanti e altri civili, arresti arbitrari di centinaia di palestinesi in violazione dei loro diritti, gravi violazioni da parte delle autorità statali dei diritti dei palestinesi alla libertà di parola, di espressione e di riunione, e la collaborazione delle forze dell’ordine e di altre autorità statali con civili ebrei per consentire loro di commettere atti di violenza contro i palestinesi e successivamente fornire loro totale impunità.
Le violazioni commesse dalle autorità statali israeliane, compresa la polizia, nel maggio 2021, costituiscono gravi violazioni del diritto internazionale, comprese le pratiche di segregazione razziale e violenza autorizzate dallo Stato e che violano la Convenzione internazionale sulla soppressione e la punizione del crimine d’Apartheid, ha dichiarato Adalah. L’organizzazione ha, quindi, sollecitato la comunità internazionale, compresa la Commissione internazionale indipendente d’inchiesta nei Territorio palestinese occupato – inclusa Gerusalemme Est – ed in Israele, nonché tribunali internazionali, come la Corte penale internazionale e la Corte internazionale di giustizia, ad agire immediatamente per proteggere i palestinesi dall’oppressione dello stato e indagare sulle violazioni commesse dagli attori statali – e su coloro che hanno protetto – nel maggio 2021 e dopo.
Adalah ha sottolineato che, sebbene questo rapporto si concentri in particolare sugli eventi di maggio 2021 all’interno di Israele, contro i cittadini palestinesi, il comportamento della polizia descritto parla di un sistema più ampio di oppressione contro i palestinesi che esiste fin dalla fondazione di Israele; un sistema basato sulle relazioni di potere tra la supremazia ebraica ed il razzismo anti-palestinese, che il regime coloniale israeliano utilizza come quadro legale completo in tutti i territori sotto il suo controllo.