Adolescente di Gerusalemme muore una settimana dopo essere stato colpito da un soldato israeliano

Gerusalemme – Ma’an.

Domenica mattina un adolescente palestinese di Gerusalemme è deceduto in seguito alle ferite riportate una settimana fa, quando è stato colpito alla testa da un soldato israeliano con un proiettile d’acciaio rivestito di gomma.

Abd al-Majid Sunuqrut ha raccontato a Ma’an che suo figlio, Muhammad Abd Al-Majid Sunuqrut, di 16 anni, “è morto come un martire e il suo corpo deve essere portato all’istituto di medicina legale di Abu Kabir per l’autopsia”.

Lunedì scorso Muhammad è stato colpito alla testa dalle forze israeliane a Wadi al-Joz, in ciò che suo padre ha definito un “attacco non provocato”, mentre stava parlando al telefono.

Il giovane ha subito una frattura del cranio a seguito dell’attacco ed è stato sottoposto a un intervento chirurgico presso il centro medico di Hadassah a Gerusalemme, per fermare le emorragie e rimuovere i frammenti provocati dall’impatto del proiettile.

Suo padre ha raccontato che il giovane si stava preparando per il nuovo anno scolastico quando gli hanno sparato.

Le forze israeliane hanno intensificato la repressione del dissenso tra i palestinesi di Gerusalemme durante l’estate. A fine agosto il gruppo per i diritti dei prigionieri di Addameer  ha riferito che più di 770 palestinesi sono stati arrestati negli ultimi due mesi.

In parallelo con la campagna di arresti, le forze hanno condotto in tutta la città raid notturni che spesso hanno portato a violenti scontri e proteste.

Anche se i palestinesi della Gerusalemme Est occupata vivono all’interno del territorio che Israele ha unilateralmente annesso, non hanno diritti di cittadinanza e sono invece classificati come “residenti”, il cui permesso può essere revocato.